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Dj Fabo, il premier Conte contro Cappato nel processo per istigazione al suicidio

Il Governo si era costituito parte civile nel processo durante la scorsa legislatura, con un atto firmato dall'allora sottosegretario Maria Elena Boschi.

Pubblicato:23-10-2018 12:34
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:42
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ROMA – “Conte è intervenuto contro di me in Corte costituzionale. Qualunque sia la sentenza chiedo al Parlamento di assumersi la responsabilità di decidere sulla nostra legge per l’’@EutanaSiaLegale. #LiberiFinoAllaFine”. Lo scrive su twitter Marco Cappato, che posta un suo video, in merito all’intervento dell’Avvocatura dello Stato che ha chiesto l’inammissibilità o l’infondatezza della questione invocando l’intervento del legislatore.

Nel video Cappato dice: “Mi dispiace che contro di me, in giudizio, si sia costituito il presidente del consiglio Conte invocando addirittura l’intervento del legislatore. Siamo noi, da 5 anni, a invocare l’intervento del legislatore”.

L’esponente radicale sta attendendo che la Consulta si pronunci in merito alla costituzionalità del reato di aiuto al suicidio, per il quale è imputato.


Il Governo si era costituito parte civile nel processo durante la scorsa legislatura, con un atto firmato dall’allora sottosegretario Maria Elena Boschi. Il premier Conte ha quindi deciso di dare seguito alla decisione del governo Gentiloni, presentando delle memorie all’inizio del mese di ottobre.

La costituzione di parte civile era stata motivata dallo scorso governo con la necessità di “difendere la norma di istigazione al suicidio messa in discussione dalla Corte d’Assise di Milano” senza però voler mettere in campo “un’azione contro Cappato” ma provando a “difendere le iniziative di chi aiuta le persone già determinate a porre fine alla propria vita”.

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