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Calcio, in curva Sud all’Olimpico spuntano adesivi razzisti con Anna Frank

Gli adesivi sono stati ritrovati su una vetrata della curva Sud, dove ieri gli ultras laziali sono potuti entrare pagando un euro

Pubblicato:23-10-2017 18:08
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:49

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ROMA – Adesivi che raffigurano Anna Frank con la maglietta della Roma, insieme ad altri adesivi razzisti diretti ai tifosi della Roma sono stati trovati su una vetrata all’interno della Curva Sud, ‘patria’ della Roma. Gli adesivi non erano stati segnalati ieri dagli steward e oggi la Polizia Scientifica è andata ad eseguire i rilievi per i successivi accertamenti. Oltre a quello di Anna Frank con la maglia giallorossa, su altri adesivi si legge “Romanista ebreo” e anche “Romanista Aronne Piperno“, in riferimento al personaggio di origini ebraiche del Marchese del Grillo.

Cosa ci fanno questi adesivi proprio in Curva Sud? Ieri, i tifosi laziali che non hanno potuto mettere piede all’Olimpico dal momento che la curva Nord era chiusa per razzismo, sono entrati allo stadio in Curva Sud pagando un euro, per iniziativa della Lazio, che alla luce della sospensione degli abbonamenti aveva deciso di concedere i biglietti della curva “rivale” ai suoi ultrà alla cifra simbolica di un euro.


DUREGHELLO (COMUNITA’ EBRAICA): FUORI GLI ANTISEMITI DAGLI STADI

Questa non è una curva, questo non è calcio, questo non è sport. Fuori gli antisemiti dagli stadi”. Lo scrive su Twitter la presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, commentando l’episodio avvenuto ieri allo Stadio Olimpico. Durante la partita Lazio-Cagliari gli ultras biancocelesti hanno tappezzato la Curva Sud – ‘casa’ dei cugini giallorossi dove i gruppi si sono spostati a causa della squalifica della Nord per cori razzisti – di adesivi raffiguranti Anna Frank, vittima dell’Olocausto e autrice del celebre diario, con indosso la maglia della Roma. Il cambio di posto era stato reso possibile grazie alla promozione “We fight racism” organizzata dalla Lazio.

LOTTI: FATTO GRAVISSIMO, I COLPEVOLI SARANNO INDIVIDUATI

Il ministro per lo Sport Luca Lotti “condanna con forza il grave episodio” di antisemitismo che si è verificato allo stadio Olimpico. “Quello che è accaduto ieri sera è gravissimo, non ci sono giustificazioni: sono episodi da condannare, senza se e senza ma” ha affermato il ministro. “Sono certo che le autorità competenti faranno luce su quanto avvenuto e che i colpevoli saranno presto individuati e condannati” conclude il ministro Lotti.

ZINGARETTI DA TREBLINKA: INDIGNAZIONE PER ADESIVI

“Da campo di sterminio di Treblinka, osservare quello che sta accadendo sulla figura di Anna Frank a Roma non può che provocare ancor più indignazione. Siamo qui per la prima volta con 120 professori di Roma e del Lazio per contrastare ogni forma di ignoranza e revisionismo e rilanciare il ruolo della scuola in questa battaglia”. Così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, nel corso di un Viaggio della Memoria riservato ai professori di storia nei luoghi della Shoah e commentando gli adesivi antisemiti comparsi ieri allo Stadio Olimpico.

MICCOLI: MATRICE POLITICA, ORGOGLIOSO DI PARAGONE CON A.FRANK

“A parte che sono degli idioti e degli ignoranti, perche’ solo un ignorante puo’ pensare di offendere qualcuno paragonandolo ad Anna Frank…. Io da romanista sono orgoglioso che mi si accosti ad Anna Frank, perche e’ una delle figure piu’ belle della storia. E mi piacerebbe che i tifosi giallorossi rispondessero all’Olimpico con striscioni e cori che dicono ‘noi siamo Anna Frank'”. Il deputato del Pd Marco Miccoli, interpellato dalla Dire, condanna senza incertezza l’iniziativa di una parte della tifoseria della Lazio che ha usato l’immagine di Anna Frank per insultare la tifoseria romanista.

Miccoli si batte contro il riemergere di fenomeni neofascisti e neonazisti nella Capitale. A una sua interpellanza urgente il ministero dell’interno ha appena risposto chiarendo che nel solo 2017 siamo gia’ a 18 arresti e 325 denunce per episodi di violenza fascista e xenofoba. Dal 2011 al 2013, 53 militanti sono stati arrestati e 1066 deferiti all’autorita’ giudiziaria. “Segnali di un fenomeno che si fa sempre piu’ inquietante. E anche in questo caso, non puo’ sfuggire che siamo di fronte a un episodio dalla chiara matrice politica“, spiega Miccoli.

“Sono battute- osserva- che girano negli ambienti della destra estrema romana. E vorrei far notare al riguardo che di recente Forza Nuova ha rivolto un appello a varie categorie e tra queste ai tifosi delle curve, perche’ si uniscano alle loro deliranti battaglie. La cosa ancora piu’ preoccupante e’ che questi signori si muovono ogni volta che si avvicina un’elezione, hanno un’organizzazione, non c’e’ niente di spontaneo. In questo contesto si iscrive il loro attivismo nelle curve”. Miccoli annuncia altri atti parlamentari per verificare il radicamento dell’estremismo di destra. “Ma chiedo anche che forze dell’ordine, magistratura e ministero dell’interno reagiscano con fermezza e tempestivita‘. E’ il caso di tranciare di netto i collegamenti tra questi ambienti e le liste che potrebbero essere presentate alle politiche. E c’e’ un solo modo per farlo: impedendo a quelle liste di presentarsi”.

CENTO: ADESIVI RACCAPPRICCIANTI, UNA SQUALIFICA NON BASTA

Gli adesivi di Anna Frank con la maglia della Roma sono “una cosa pessima, raccapricciante, contro il simbolo più ingenuo e pulito degli orrori nazifascisti”. Lo dice Paolo Cento, responsabile nazionale Enti locali di Sinistra italiana e presidente del Roma club Montecitorio, interpellato dalla Dire. “Queste cose non si combattono con la repressione- aggiunge- però andrebbe capito per quale motivo la Lazio ha aperto la curva Sud a un euro. E’ stata una forzatura“.

Per Cento serve “una grande battaglia culturale per sconfiggere questo razzismo antisemita, ancora più grave quando avviene dentro uno stadio e contro una bambina simbolo della lotta al nazifascismo. Il tema è cosa fa lo sport per combattere il razzismo, a partire da Tavecchio: la Figc e la Lega calcio sono assenti in questa battaglia. Non basta un provvedimento una tantum. Bisogna fare una rivoluzione culturale, la squalifica non basta perché si ripeterà tra qualche mese. E’ una cosa talmente grossa e grave che qualsiasi squalifica potrebbe sembrare riduttiva. Mi auguro anche una presa di posizione da parte delle tifoserie”.

 

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