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Scuola. Istruzione, edilizia e amministrazione: programma da 3 miliardi in 7 anni

Il Pon 2014-2020 si rivolgerà a 20 regioni, 8.730 scuole, 3 milioni di studenti, 250mila tra docenti e personale della scuola, e 200mila adulti

Pubblicato:23-10-2015 11:43
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:40

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ROMA – Oltre 3 miliardi di euro che in sette anni avranno il compito di rivoluzionare il sistema scolastico, per la prima volta, su tutto il territorio nazionale. È il Programma operativo nazionale (Pon) 2014-2020, presentato questa mattina dal ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini.

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Tre miliardi per il 70% – circa 2,1 mld – derivanti dal Fondo sociale europeo (Fse) e per il 30% (800 milioni) dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), cosi’ suddivisi: 2,1 mld andranno alle cosiddette regioni meno sviluppate (Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata e Campania); 193 milioni alle regioni in transizione (Sardegna, Abruzzo e Molise); 714 milioni alle regioni più sviluppate (il Lazio più le restanti regioni del centro-nord).


Il Pon 2014-2020 si rivolgerà quindi a 20 regioni, 8.730 scuole, 3 milioni di studenti, 250mila tra docenti e personale della scuola, e 200mila adulti con obiettivi che riguarderanno il miglioramento di tre macroaree: l‘istruzione, le infrastrutture, e la capacità istituzionale e amministrativa. Per quel che riguarda il primo punto, gli obiettivi ricalcano quelli della ‘Buona Scuola’ e quindi in primis, il contrasto alla dispersione scolastica, l’alternanza scuola-lavoro, la qualificazione del personale scolastico e l’istruzione per gli adulti anche per un invecchiamento attivo che vada a contrasto dell’isolamento sociale degli individui.

Gli interventi potranno essere finanziati su tutto il territorio nazionale, con un diverso grado di intensità sulla base delle risorse disponibili e in funzione dei fabbisogni locali legati al contesto scolastico e socio-economico di riferimento. “Oltre a puntare molto sull’efficienza amministrativa ossia spendere tutto e rendicontare tutto, come già fatto in passato, puntiamo molto sull’efficacia- ha detto il ministro Giannini- con obiettivi chiari e una coerenza molto stretta con le politiche della Legge 107: competenze per i nostri studenti specialistiche nei singoli settori e competenze trasversali. I ragazzi devono cominciare sin dall’inizio del loro percorso la capacità relazionale”. Quindi le opportunità che i fondi del Pon daranno alle scuole: “a cui andranno ad aggiungersi i 16 miliardi previsti dalla ‘Buona Scuola’. Tante risorse – 19 miliardi in tutto per sette anni – che possono consentire di tenere le scuole aperte lì dove queste ultime possono diventare un presidio in contesti di disagio elevato, e per tutto il pacchetto infrastrutturale che va dall’edilizia a gli ambienti di apprendimento”.

di Ugo CataluddiGiornalista

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