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Esposito (ancora) contro Atac: “I manager parlano tanto, ma sono colpevoli”

L'assessore attacca Broggi, ad di Atac, anche per l'affidamento delle cause a uno studio legale di Milano

Pubblicato:23-10-2015 08:37
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:40

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ROMA – “Prima che arrivassi io ad occuparmi di trasporti quante volte avevate sentito parlare Spirito e Broggi? Quanti avevano posto il problema di Atac e del clientelismo interno all’azienda? Qui non è in discussione se Broggi ha fatto o meno quello che gli era stato chiesto. In parte ha messo a posto i conti di un’azienda che era stata saccheggiata nell’era Alemanno. Però se per fare questo lavoro non ti occupi del servizio, hai curato un paziente ammazzandolo. Tutti questi coraggiosi che adesso attaccano la politica (leggi qui), che indubbiamente ha fatto danni, dov’erano prima che arrivassi io?”. Lo ha detto il senatore Stefano Esposito, dimissionario assessore ai Trasporti di Roma Capitale, intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’università degli studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it), nel corso del format ‘Ecg Regione’, con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

stefano esposito

“E’ singolare- ha osservato Esposito- che Broggi parli della politica in questo modo dato che è un manager nominato dalla politica. Fu nominato in Consip in quota Lega Nord. Broggi faccia piuttosto i nomi dei politici che hanno abbandonato Atac. Spirito invece, che dice di aver presentato un dossier nel 2011 su Atac, ma a chi l’ha consegnato? Ad Alemanno… Perché non l’ha portato alla Procura della Repubblica? Adesso sta scrivendo le sue memorie, come Silvio Pellico, però intanto ha preso 100mila euro per stare un giorno a settimana in azienda. E’ uno che racconta favole. Sono pronto a un confronto con i vertici di Atac, scelgano loro dove quando e come, scelgano il pallone e l’arbitro”.


“I manager che dicono che è colpa di qualcun altro devono andare a casa- ha affermato Esposito- Io ci ho messo 20 giorni a dire che c’era un problema gigantesco di manutenzione sulla metropolitana e bisognava pregare, sono stato sfottuto. Ho avuto ragione, anche se non sono contento di averla avuta. Ho proposto tante soluzioni, che però non dipendevano soltanto da me, altrimenti le avrei realizzate”. “Arriva un momento in cui il giudizio è inevitabile e un’azienda come Atac il giudizio lo prende dai cittadini- ha proseguito Esposito- Lo dico da sempre, non sono i dipendenti i responsabili della situazione. Prendersela con i lavoratori è la cosa più sbagliata. Prendetevela con l’assessore, ma non con i lavoratori. Avevo chiesto di dare un mese di abbonamento gratis ai pendolari della Roma-Lido come risarcimento per i disservizi. Ad Atac nessuno ha colto la proposta. Quelli sono dirigenti che pensano di essere padroni di Atac. Questa azienda dovrebbe avere avvocati che si occupano di penale e cause di lavoro. Sono 21 avvocati e non ce n’è uno che sia un giuslavorista. Da quando è arrivato Broggi, il 60%-70% delle cause di lavoro sono state affidate ad uno studio di Milano e Broggi guarda caso è di Milano. Ha dato tutto all’avvocato amico di Milano. De Paoli, responsabile del personale, manda le cause all’avvocato di Alitalia, azienda da cui De Paoli proviene. Voglio sapere questi due studi legali quanto hanno preso di parcelle in questi anni. Mi hanno detto che ci vuole tempo per avere le carte. Allora ho mandato tutto a Cantone. Questa è l’abitudine di Atac. Io ho cambiato metodo, ecco perché c’è uno scontro tra me e i vertici dell’azienda”.

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