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Marchionne, Rossi: “Non curò interessi Italia, suoi errori pagati dai lavoratori”

Il governatore della Toscana accusa: "Era un manager capace, ma soprattutto per gli azionisti"

Pubblicato:23-07-2018 07:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:24
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ROMA – “Marchionne versa in condizioni molto gravi. I giornali esaltano le sue capacità di leader e di innovatore. Ma, nel rispetto della persona, non si deve dimenticare la residenza in Svizzera per pagare meno tasse, il Progetto Italia subito negato, il baricentro aziendale che si sposta in Usa, la sede legale di FCA in Olanda e quella fiscale a Londra. Infine, un certo autoritarismo in fabbrica per piegare lavoratori e sindacati; gli occupati che si sono passati dai 120.000 del 2000 ai 29.000 di oggi”. Lo scrive su facebook Enrico Rossi (Leu), presidente regione Toscana.

“Marchionne era un manager capace– aggiunge-, soprattutto per gli azionisti, ma certo poco o per niente attento alla storia e agli interessi industriali del Paese, il quale, d’altra parte, ha avuto una politica debole, priva di strategie industriali, che sostanzialmente ha lasciato fare”.

“In questo momento di dolore- continua Rossi-, non si deve però dimenticare la complessità e gli errori che sono stati commessi in questi anni e che alla fine sono stati pagati dai lavoratori e dai giovani in cerca di occupazione. Mantenere una visione critica è la condizione indispensabile per provare a fare meglio”.


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