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Droghe. Il racconto di una ragazza: “La morte del mio amico mi ha salvata”

“Salve, il mio nome è Veronica e ho 21

Pubblicato:23-07-2015 16:56
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:27

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droghe“Salve, il mio nome è Veronica e ho 21 anni. Io fortunatamente ho chiuso con la droga, ma come la maggior parte delle persone ho iniziato a fumare gli spinelli a 13 anni. Vedevo che i miei amici si divertivano moltissimo, erano felici…perché non provare? Da qui è iniziato il mio percorso”. Questo l’inizio di una storia, pubblicato sul portale drogaonline.it.

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La ragazza spiega che all’inizio tutto era fatto per gioco: “Nemmeno me ne resi conto. Da fumare uno spinello ogni tanto in compagnia, iniziai a fumarne di più, anche da sola. Ormai era diventata un’abitudine e se non ne avevo, diventavo nervosa. Poi si sà.. lo spinello, arrivati a un certo punto non ti basta più e hai voglia di provare altre cose, così provai l’ecstasy, l’lsd e la cocaina”. Veronica prosegue rapidamente il racconto di 8 anni fatti di droghe, tante, in dosi sempre maggiori e spesso mischiate tra loro e mandate giù con alcol. “Una ‘bravata’, non mi accorgevo che mi stavo distruggendo con le mie stesse mani”.

“Molte volte mi sono sentita malissimo, ma questo non mi faceva fermare anzi… iniziai a sballarmi con l’lsd ogni giorno. Ero arrivata al punto che non mi piaceva più essere ‘sana’”. E poi arriva il giorno in cui Veronica supera davvero il limite. Un giorno d’estate, racconta, assume 6 pasticche di ecstasy mischiate ad eroina. L’effetto è terribile, sta malissimo al punto da dover essere riaccompagnata a casa da uno dei suoi amici. Dopo una notte di allucinazioni e stati d’ansia fortissimi, alle 7 di mattina riceve una telefonata: “Era la mia migliore amica che piangeva. L’amico che mi aveva accompagnata a casa la sera prima, era morto in un incidente stradale. Non auguro a nessuno quello che ho passato io in quel momento. Il giorno più brutto della mia vita che però mi ha salvata perché da lì- conclude Veronica -scattò una molla nella mia testa. Basta con la droga!”. Ma il percorso non è certo finito. “In questi 4 anni ho avuto allucinazioni, attacchi di panico, depressione, anoressia e ho tentato varie volte il suicidio. Oggi con l’aiuto di molte persone che mi sono vicine finalmente sto bene, ce l’ho fatta!”. Veronica è stata fortunata. Tante ragazze della sua età purtroppo non lo sono state altrettanto, come la promessa dello sci Kristel Marcarini, 19 anni, di Clusone (Valle Seriana), che nel 2008, dopo un a pasticca di ecstasy assunta ‘per gioco’ in una serata in discoteca con gli amici, si è immediatamente sentita male. Trasportata in ospedale, è morta dopo due giorni di coma, per edema cerebrale. Kristel, solo due domeniche prima, era arrivata terza alla due giorni di gare sulle piste di Lizzola, nelle valli bergamasche. Aveva una passione e tanti sogni da realizzare. Ma un gesto incosciente l’ha uccisa.

Di Alessandra Fabbretti

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