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“Querelate pure, domani parlo io”: scambi di accuse tra Fedez, Franceschini e la Siae

Il ministro: "La calunnia è un venticello"

Pubblicato:23-06-2017 14:29
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:27

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ROMA -Non si placa lo scontro a suon di accuse e annunci di querele tra Fedez da una parte ed il ministro della Cultura Dario Franceschini e la Siae dall’altra.

A far scoppiare la polemica sono state le parole del rapper che, in occasione della conferenza di Soundreef “Compose the future”, ha accusato l’attuale ministro dei Beni culturali di essere “palesemente in conflitto di interessi con i temi che deve affrontare tra Soundreef e la Siae, perché sua moglie gestisce gli immobili di Siae. Non lo dico io- ha aggiunto Fedez- è lampante, è oggettivo che ci sia. Perché se tua moglie gestisce gli immobili di Siae e il patrimonio di Siae è lecito parlare di conflitto di interessi. E se l’Europa ti dà una direttiva e tu non la rispetti ci sono delle domande da porsi ed è legittimo porsele”.

Accuse pesanti, che hanno scatenato una risposta immediata: una doppia querela sia dalla Siae che da Franceschini.


BOTTA E RISPOSTA

Secondo la Siae, infatti, sono “inaccettabili e inammissibilmente false e insultanti le affermazioni pronunciate ieri da Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, nel corso di un convegno alla Luiss e le successive dichiarazioni rilasciate alle agenzie di stampa, riferite a Siae e alla signora Michela Di Biase, moglie del Ministro Dario Franceschini”

Infatti, sostiene la Società Italiana Autori ed Editori, “è documentalmente destituita di qualunque fondamento la circostanza secondo la quale la signora Michela Di Biase gestirebbe gli immobili di Siae. Una simile affermazione, condita poi da inutili suggestioni di insussistenti conflitti di interessi o peggio, di favoritismi, è priva di ogni logica e fuoriesce da qualunque limite di continenza. A tale proposito, Siae ha dato mandato ai propri legali di tutelare l’onorabilità della società, chiedendo agli stessi di reagire con la massima durezza consentita dall’ordinamento giuridico”.

Più ‘zen’ la risposta pubblica di Franceschini che, twittando il video del cantante lirico Ruggero Raimondi dal ‘Barbiere di Siviglia’, scrive: “La calunnia è un venticello @beppe_grillo @fedez”. Il ministro, raggiunto telefonicamente dalla stampa, ha poi annunciato di aver già sporto querela.

Oggi, la controreplica del rapper: “Domani sul mio Facebook un bel video dove rispondo al Ministro Franceschini e a Siae che minacciano di denunciarmi ma non dicono nulla. Querelate pure. Domani parlo io”.

I MOTIVI DELLO SCONTRO

Le radici dello scontro vengono da lontano. Fedez, infatti, è stato il primo cantante italiano a lasciare la Siae e affidare la gestione dei suoi diritti d’autore a Soundreef, una società fondata da due italiani ma con sede nel Regno Unito. La mossa del rapper era volta a contrastare il possesso dei diritti da parte della Siae che, nonostante una direttiva del parlamento europeo del 2014, continua a mantenere il monopolio sui diritti degli artisti in Italia.

 

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