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Europee, Iori: “Difendiamo l’Ue, andiamo a votare”

La riflessione della senatrice Pd e membro del comitato Dire Donne a pochi giorni dalle urne

Pubblicato:23-05-2019 07:56
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:30
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ROMA – Il 26 maggio “si terranno votazioni determinanti per il futuro del Paese e dell’Europa. Si tratta della sfida elettorale più importante dopo la caduta del muro di Berlino in cui si confrontano due concezioni diametralmente opposte dell’Europa”. E’ la riflessione della senatrice Pd Vanna Iori, membro del comitato Dire Donne.

“Da una parte i federalisti che spingono per una maggiore integrazione continentale e, dall’altra, i sovranisti che puntano a piegare le decisioni della UE alle esigenze dei singoli stati. Il sovranismo nazionalista, nonostante gli obiettivi dichiarati, non fa il bene dell’Italia poiché non solo rischia di isolarla in un contesto internazionale sempre più difficile e competitivo ma la lascia sola sui due dossier chiave di questi tempi. Dal punti di vista delle politiche per affrontare i fenomeni migratori e la crisi economica, il sovranismo -infatti- prevede soluzioni che non fanno l’interessa nazionale. Penso al rifiuto della revisione del Trattato di Dublino sulla distribuzione dei migranti in tutta Europa e alla dichiarata volontà dei Paesi sovranisti di non transigere rispetto agli equilibri di bilancio che si traduce nella frase, spesso pronunciata dagli alleati europei di Salvini: “non pagheremo i debiti dell’Italia”, riflette Iori.

“Per queste ragioni, oggi è fondamentale costruire un’alleanza tra le forze democratiche che rilanci il progetto europeo e non lo distrugga, mettendo al centro le persone attraverso un programma di superamento delle disuguaglianze. Si tratta di articolare politiche che, nell’interesse di tutti gli stati membri, investano sullo sviluppo sostenibile, il lavoro, l’inclusione, l’istruzione e l’ambiente. In questo senso, è urgente dare priorità ai grandi esclusi di questi anni, le donne e i giovani, anche attraverso politiche di welfare per sostenere le famiglie. L’Europa si difende, migliorandola attraverso strategie per sapere “stare” nei veloci cambiamenti sociali e culturali, economici e scientifici e non certo distruggendola, inseguendo la chimera di uno splendido isolamento. La verità è che i beni pubblici -libertà, sicurezza, welfare, ambiente- che la Ue può offrire ai cittadini, nessuno altro stato sarebbe capace di garantirli. Ma oggi è urgente distribuirli in modo meno diseguale. L’Italia deve battersi in questa direzione. Purtroppo, il governo sovranista ci sta isolando sempre di più e rischia di metterci fuori dai giochi per la costruzione della prossima unione che sarà fondamentale per il destino del nostro Paese. Per questo, sono convinta che serva un profondo segno di discontinuità e che vadano premiate forze che vogliono restare nel perimetro europeo e contribuire al cambiamento delle regole. Mai come oggi è importante andare a votare per l’Europa”, conclude la senatrice.


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