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Strage di Capaci, Mattarella: “La mafia verrà sconfitta”

Gabrielli: "Cattureremo Matteo Messina Denaro"

Pubblicato:23-05-2018 10:17
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:55

giovanni falcone
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ROMA – “Sono trascorsi ventisei anni dalla strage mafiosa di Capaci, che spezzo’ la vita di Giovanni Falcone, della moglie, il magistrato Francesca Morvillo, e di tre uomini della scorta, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. La memoria del loro impegno e il loro sacrificio sono divenuti parte della coscienza civile e democratica del Paese, e costituiscono un riferimento prezioso per la comunita’ nazionale”. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Con mezzi disumani la mafia ha perseguito, e ancora persegue, finalita’ eversive- aggiunge il capo dello stato-.  Falcone ci ha dimostrato che la civilta’, la legalita’, la Costituzione, possono prevalere su chi le minaccia e vuole destabilizzarle. Il ricordo di Falcone e’ indissolubilmente legato a quello di Paolo Borsellino, ucciso con analoga brutalita’ a due mesi di distanza, insieme ad altri servitori dello stato, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Claudio Traina”.

Falcone e Borsellino, continua Mattarella, “ebbero l’intelligenza e il coraggio di colpire l’organizzazione mafiosa come prima non si era fatto. Il maxi processo, da loro istruito, mostro’ la mafia come fenomeno unitario, dotato di gerarchia interna, di tentacoli, complicita’ e collusioni, e consenti’ in tribunale condanne importanti. Dal lavoro di Falcone e Borsellino scaturirono anche metodi di indagine piu’ moderni, oltre che proposte organizzative e legislative che hanno consentito azioni di contrasto piu’ efficaci”. “Tanti successi sono stati ottenuti, grazie al valore e all’abnegazione di uomini dello stato. E la forza della legalita’ non si fermera’ davanti alle nuove strategie mafiose. La mafia verra’ sconfitta. Il testimone che i due magistrati ci hanno consegnato camminera’ ‘sulle gambe di altri uomini’, come ebbe a dire lo stesso Giovanni Falcone. Con questo spirito desidero esprimere la mia vicinanza e la mia solidarieta’ ai familiari dei caduti e a tutti i cittadini che oggi si riuniranno per consolidare, nel ricordo, il proprio impegno civile”, conclude.

GABRIELLI: MATTEO MESSINA DENARO? LO PRENDEREMO

“Matteo Messina Denaro? Lo prenderemo”. Cosi’ tra gli applausi, il capo della Polizia, Franco Gabrielli durante il suo intervento in aula bunker di Palermo per le commemorazioni di #palermochiamaitalia.


AYALA: CON MORVILLO E FALCONE LEGAME DECENNALE, MI MANCANO

“Con Giovanni Falcone e Francesca Morvillo avevo un legame decennale, che sarebbe continuato. Con loro mi e’ cambiata la vita due volte: quando abbiamo iniziato a lavorare insieme e dopo la loro morte. Francesca e Giovanni continuano a mancarmi ancora oggi“. Cosi’ Giuseppe Ayala, ex magistrato della Procura palermitana e membro del pool antimafia, durante il suo intervento in aula bunker di Palermo, per le celebrazioni del 26esimo anniversario delle stragi di Capaci e via d’Amelio. “Francesca Morvillo- ha raccontato Ayala- non era solo la moglie di Falcone ma era una mia grande amica. Era bella fuori e dentro, caratterizzata da una personalita’ molto riservata e attenta. Parlava poco, ma quando lo faceva diceva sempre la cosa giusta. Molti provvedimenti che Giovanni preparava venivano prima sottoposti a Francesca che spesso ci trovava qualcosa e cio’ la dice lunga sulle sue capacita’ professionali”. “Nei momenti difficili, e ne passammo tanti, io ricordo- ha concluso Ayala- che Francesca mi posava la mano sulla spalla. Ogni tanto io continuo a farlo da solo, so che la sua mano non c’e’ piu’ ma il conforto mi arriva lo stesso”.

MINNITI: NEGLI ULTIMI 16 MESI SCIOLTI 37 COMUNI PER INFILTRAZIONI

Negli ultimi 16 mesi sono stati sciolti 37 consigli comunali per infiltrazioni mafiose. Otto nel 2016. Se non combattiamo il rapporto tra mafia e politica non sconfiggeremo mai la mafia. E per farlo, e’ fondamentale farlo partendo dagli enti locali e quindi dai consigli comunali”. lo ha detto il ministro dell’Interno, Marco Minniti, durante il suo intervento.

MAFIE. ORLANDO: FATTE LEGGI PER CONTRASTO MA PER ALCUNI CONTRO LE IMPRESE “FARE LUCE SU BITCOIN”

Legge antiriclaggio, codice anti mafia, voto di scambio. Sono i provvedimenti del governo uscente, elencati dal ministro della Giustizia Andrea Orlando durante il suo intervento. Provvedimenti “spesso osteggiati perche’ secondo qualcuno andavano contro le imprese, quando e’ vero il contrario”. Ma tanto resta da fare: “Manca ancora da capire cosa sta succedendo per esempio quando parliamo di bitcoin sul fronte del riciclaggio. La realta’ corre sempre piu’ velocemente delle leggi che quando vengono approvate sono gia’ vecchie a causa delle tecnologie che sono veloci”. “Oggi consegnamo al nuovo governo un dibattito meno fazioso in tema di mafie ma se e’ vero che troppe parate possono nascondere qualcosa di poco trasparente, e’ anche quando se ne parla troppo poco che c’e’ da preoccuparsi. Per la procura europea serve l’Europa- ha concluso Orlando- che oggi e’ in discussione: se non abbiamo l’Europa non abbiamo una frontiera adeguata per combattere la criminalita’ organizzata: e questo e’ un altro elemento di inquietudine”.

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