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Ivs Bergamo: Omal, Made in Italy con quel quiz in più

A seconda edizione fiera 24-25/05 l'azienda dal concept italiano

Pubblicato:23-05-2017 16:20
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:15

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BERGAMO – Industrial valve Summit, una fiera dedicata al settore delle valvole e Omal un’azienda protagonista con un ‘quiz’. Alla seconda edizione bergamasca del 24-25 maggio, Omal propone i propri punti di forza con i prodotti più complessi e inediti. Tra le novità, gli articoli per il settore oil&gas che rappresentano uno degli ambiti di più recente attività dell’azienda. Al centro dell’attenzione ci saranno “le nostre valvole che sono notevolmente diversificate” dichiara il direttore commerciale di Omal, Tiziano Belnasi. Una “produzione completamente italiana e in-house. Per questo la nostra partecipazione a questa fiera, così come a manifestazioni dedicate all’innovazione come il TEDx Brescia, costituiscono importanti occasioni per nuove collaborazioni”, aggiunge.

Un quiz per scoprire il vero Made in Italy

E per inquadrare meglio le differenze nel concept dell’azienda, Omal non si occuperà solo degli aspetti commerciali: “Abbiamo curato un particolare concept sul Made in Italy” spiega Lucia Dal Negro, social innovation manager dell’azienda. “Questo consisterà in un’attività di gaming sul tema del Made in Italy, carattere identitario dell’azienda: un quiz condurrà l’ospite alla scoperta di cosa significa produrre valvole italiane in tre ambiti specifici (ricerca&sviluppo, produzione, comunicazione)”, continua la manager d’azienda. Così facendo l’utente potrà capire il carattere Omal in ciascuna delle tre fasi di costruzione delle valvole: progettazione dell’ufficio tecnico, come le valvole vengono prodotte, e reputazione del brand, che aggiunge gli aspetti socio-ambientali che oltre al Made in Italy rendono singolare la produzione di Omal.

Un approccio diverso, un quiz, un viaggio in tre macromomenti. Per Omal così l’ospite può scoprire il vero Made in Italy sviluppato in maniera strutturata. Ovvero, tradotto con le parole della manager Lucia Dal Negro, “chiunque può fare un’esperienza e vivere in prima persona la filosofia dell’azienda, cioè lavorare con il Made in Italy”. Il messaggio è il concept stesso dell’azienda: “Laddove per la maggior parte delle aziende il Made in Italy coincide con la fase di assemblaggio- conclude Dal Negro-, in Omal ogni fase di lavorazione si realizza sul territorio nazionale, rendendo il prodotto sicuro e più performante”.


Di recente l’azienda bresciana si è aggiudicata il premio ‘The procurement awards 2017‘ in due categorie: è infatti arrivata prima nella sezione ‘acquisti etici e sostenibili‘ e in quella ‘acquisti multifunzionali in team‘. Il premio è dedicato al mondo del procurement, ossia agli uffici acquisti delle aziende italiane più innovative. “Una vittoria il cui prestigio è accresciuto dai concorrenti con cui Omal ha gareggiato- recita una nota dell’azienda-, tutte grandi multinazionali: l’anno scorso, infatti, Omal ha preceduto Ikea e Wind, quest’anno ha battuto la concorrenza di attori del calibro di Monte dei Paschi di Siena, Alitalia, Mediolanum, Posta Italiane. Grandi aziende di varia natura e con ampie dimensioni”.

L’Azienda

Azienda che si definisce ‘meccanica e sociale’ e con un “Made in Italy di qualità superiore”, Omal ha un centinaio di dipendenti ed è localizzata in Franciacorta (provincia di Brescia). Nel dna c’è la produzione di valvole e le vendite interessano 15 settori diversi: dal gas al food, passando per il trattamento acque, il navale, la chimica e tutte le applicazioni industriali. È tra le poche aziende al mondo a produrre tutta la valvola e l’attuatore internamente. La stessa proprietà, infatti, detiene anche le fonderie negli stessi territori in provincia di Brescia dove ci sono gli stabilimenti.

Ogni processo è interamente Made in Italy“, spiega con vanto l’azienda, “dalla lavorazione della barra in ferro, in ottone o in acciaio, all’imballaggio e alla spedizione”. Così il controllo sul prodotto è totale e la qualità ne beneficia. Ma se non bastasse, c’è ancora una cicliegina sulla torta ed è nel sociale: “Un’azienda a conduzione familiare, nonostante una dimensione internazionale, testimoniata dalle vendite a 93 Paesi diversi, da sempre cura molto le relazioni con i dipendenti e il legame con il territorio”, assicura con orgoglio Omal.

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