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Strage di Capaci, 1500 studenti ricordano Falcone e Borsellino

NAPOLI - L’esibizione del coro

Pubblicato:23-05-2016 16:17
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:46

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NAPOLI – L’esibizione del coro giovanile del teatro San Carlo, diretto da Claudio Morelli, ha aperto la tappa napoletana della manifestazione #Palermochiamaitalia, organizzata dalla fondazione Giovanni e Francesca Falcone e dalla direzione generale per lo studente del Miur, in occasione del ventiquattresimo anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio. Per ricordare Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo e gli agenti delle loro scorte, il sindaco, Luigi de Magistris, ha deposto una corona di fiori davanti alla magnolia di piazza Municipio in ricordo degli attentati del 1992.

In piazza oltre 1500 studenti provenienti dalle scuole campane e da due istituti calabresi che si sono avvicendati sul palco per ricordare il sacrificio dei due magistrati. “La morte lascia inevitabilmente un segno – ricorda Alessia, giovanissima studentessa di Napoli – tuttavia dalla morte c’è sempre una rinascita. Siamo qui non per ricordare ma per dare una risposta. A queste morti rispondiamo con la vita, con la gioia, con la felicità e con la musica”.


Tra le trenta scuole che hanno partecipato al bando del concorso promosso dalla Fondazione Falcone “Diamo forza al nostro impegno” sono stati selezionati i vincitori di istituti di Mugnano, Qualiano e Casalnuovo, in provincia di Napoli, di Borgia e Cerisano, in provincia di Catanzaro e Cosenza e di Tarquinia (Viterbo). Durante la manifestazione, condotta da Geppino Fiorenza, Referente regionale in Campania di “Libera Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie”, il Presidente della Giunta Distrettuale dell’Associazione Nazionale Magistrati Antonio D’Amato ha spiegato che “la magistratura italiana, e quella napoletana in particolare, ha inseguito un sogno, quello di continuare a lottare per l’affermazione della legalità anche con mezzi scarsi e risorse scarse, quello che è ancora possibile processare la camorra, i politici corrotti e gli amministratori collusi”.

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