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A 23 anni dalla strage di Capaci l’Italia ricorda Giovanni Falcone

[caption id="attachment_9588" align="alignleft" width="300"] G. Falcone[/caption] ROMA - Era il

Pubblicato:23-05-2015 08:47
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:20

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G. Falcone

G. Falcone

ROMA – Era il 23 maggio del 1992 quando la mafia fece saltare in aria un intero tratto dell’autostrada A29 nelle vicinanze di Capaci, Palermo. Morirono il giudice antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Falcone, insieme al collega Paolo Borsellino (ugualmente caduto vittima di un attentato mafioso in quello stesso anno), è uno dei simboli della lotta alla mafia. Fu lui, insieme ad altri magistrati del pool, ad istituire in Italia il primo processo a Cosa nostra, noto come ‘maxiprocesso’. Oggi tutta l’Italia ricorda lui e la sua lotta.

GRASSO: L’UOMO, IL COLLEGA, IL MAESTRO E L’AMICO – “L’uomo, il collega, il maestro, l’amico. Giovanni sei stato molte cose per me. Un magistrato abilissimo, un fuoriclasse, avevi una tenacia proverbiale: ad ogni sconfitta rispondevi con coraggio e orgoglio, rialzandoti sempre. Non hai mai permesso allo sconforto o alla paura di fermarti, ci sono voluti 500 chili di esplosivo per riuscirci”. Lo scrive su facebook il presidente del Senato Pietro Grasso, nel 23° anniversario dela Strage di Capaci, dove posta anche una foto di Falcone.

“Sono passati 23 anni- aggiunge-, eppure per certi aspetti, il tempo si è fermato a quel 23 maggio 1992. Insieme a Paolo hai rappresentato e rappresenti la competenza, la dedizione, la rettitudine, l’amore per il proprio Paese di cui sono capaci i grandi uomini, quelli che, con l’esempio, riescono a convincerti che anche le cose più difficili e apparentemente senza speranza, come sconfiggere la mafia, possano accadere. Hai insegnato molto a tutti noi e alla tua terra, che ha raccolto il t Oggi, prosegue Grasso, “migliaia di studenti, da nord a sud, si uniranno nel tuo ricordo e in quello di Paolo Borsellino, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonino Montinaro, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina: uomini e donne caduti per difenderci dai soprusi della mafia”.


“Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro #ionondimentico”. Lo scrive su twitter il premier Matteo Renzi nell’anniversario della strage di Capaci.

 

“La scuola può sconfiggere la mafia. È nelle aule che cresce la cultura della legalità @23maggioItalia #23Maggio #PalermoChiamaItalia”. Lo scrive su twitter il ministro dell’istruzione Stefania Giannini.

 

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