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A Bologna trovato trafficante di cuccioli di cane

29enne stava importando 5 bulldog francesi con documenti falsi

Pubblicato:23-03-2018 11:25
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:40
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BOLOGNA – Dopo aver salvato, due settimane fa, 26 cuccioli di cane di varie razze stipati in precarie condizioni igieniche in una gabbia sul retro di un furgone, ieri mattina la Polizia stradale di Bologna ha denunciato un uomo che aveva con sé cinque cuccioli di bulldog francese per importazione illegale di animali sul territorio nazionale. Verso le 8.30, infatti, le pattuglie della Polstrada di Altedo-Malalbergo hanno notato, lungo l’autostrada A13 Bologna-Padova, “una Ford Focus grigia con targa slovacca, che procedeva ad alta velocità in direzione di Bologna”.
Le pattuglie si sono subito messe all’inseguimento dell’auto, raggiungendola “poco prima dell’ingresso dell’area di servizio ‘Po ovest’, nel Comune di Ferrara”, dove l’hanno fatta fermare per un controllo, scoprendo che “nel bagaglio erano alloggiati, in alcune gabbiette, i cinque cuccioli”. A quel punto gli agenti hanno chiesto chiarimenti all’autista, il 29enne campano C.V., che ha affermato, mostrando ai poliziotti i documenti sanitari degli animali, di “averli acquistati in un allevamento in Slovenia”.

Gli agenti hanno però deciso, dal momento che l’uomo “mostrava inusuali segnali di nervosismo e di insofferenza”, di approfondire gli accertamenti nella caserma di Altedo, e una volta arrivati hanno anche “allertato i veterinari dell’Ausl di Bologna”, dando da mangiare ai cuccioli in attesa del loro arrivo. La scelta di proseguire gli accertamenti in caserma si è rivelata azzeccata. Dopo i primi controlli, infatti, i veterinari hanno scoperto che i documenti dei cani “erano stati falsificati per consentirne l’importazione in Italia”, mentre uno dei cuccioli “è risultato di età nettamente inferiore a quella prevista dalle norme comunitarie per l’esportazione da uno Stato all’altro”. Per questo motivo l’uomo è stato denunciato a piede libero su disposizione del pm di Ferrara, mentre i cuccioli “sono stati immediatamente affidati a cittadini che, in occasione di altre operazioni, si erano detti disponibili ad accudire gli animali in attesa degli sviluppi processuali”.

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