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Roma, 120mila auto non assicurate: parte la guerra ai furbetti

La Città metropolitana di Roma e l'Aci hanno firmato un accordo di cooperazione amministrativa per monitorare e contrastare l'elusione dell'Rc Auto

Pubblicato:23-03-2016 11:44
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:26

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alessandri_sticchi damianiROMA – La Città metropolitana di Roma e l’Aci dichiarano guerra ai ‘furbetti‘ dell’assicurazione e si uniscono per combattere l’evasione. Il vicesindaco Mauro Alessandri e il presidente dell’Automobile club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, hanno firmato stamattina a Palazzo Valentini un accordo di cooperazione amministrativa tra i due enti per monitorare e contrastare l’elusione dell’Rc Auto, un fenomeno negativo in aumento che già oggi riguarda circa 4 milioni di veicoli in Italia che circolano senza copertura assicurativa, con un dato di 120mila nel solo Comune di Roma e 195mila nella provincia.

Il progetto presentato oggi mira a rendere più efficaci le azioni di controllo e prevenzione attraverso l’integrazione di più basi dati – Città metropolitana, Aci-Pra e Motorizzazione civile – consentendo di acquisire e incrociare le informazioni sui proprietari dei veicoli circolanti. Ai soggetti che risulteranno inadempienti la Città metropolitana invierà una comunicazione di sollecito, una nota di cortesia che informi, nel pieno rispetto della privacy, anche delle conseguenze della mancata copertura assicurativa.

L’obiettivo, quindi, è duplice: da una parte contrastare l’evasione dell’Rc Auto, una posta fondamentale per il bilancio di Palazzo Valentini visto che rappresenta l’entrata principale di gettito fiscale insieme all’Ipa (l’imposta principale di trascrizione) e alla Tefa (quella sulle funzioni ambientali); dall’altra sensibilizzare gli utenti della strada a un comportamento responsabile, visto che la circolazione di veicoli senza copertura assicurativa obbligatoria comporta un elevato costo per la collettività, basti pensare ai risarcimenti dei danni fisici e materiali quando avvengono incidenti tra veicoli non assicurati.


“Puntiamo alla persuasione e alla sensibilizzazione degli utenti della strada invitandoli a mettersi in regola per una maggiore sicurezza e insieme determinare un recupero di gettito di un tributo proprio della Città metropolitana- ha spiegato Alessandri- Attraverso misure di cooperazione vogliamo evidenziare e contrastare il fenomeno dell’evasione interscambiando informazioni tra le banche dati. Dal 2014 la Polizia provinciale ha avuto accesso alle banche dati della Motorizzazione permettendo di individuare le targhe dei veicoli non assicurati e in collaborazione con Aci-Pra è risalita agli intestatari incrociando i dati, e da qui è nato questo progetto sperimentale. Non solo repressione, ma soprattutto prevenzione perché informeremo gli utenti con una nota di cortesia”. Nel 2012, ha ricordato Sticchi Damiani, “monitorammo varchi e preferenziali e rilevammo che il 10% dei mezzi a Roma era senza assicurazione. All’epoca fu ritenuto un dato calcolato in grande eccesso, ora invece sappiamo che era giusto perché i veicoli non assicurati sono 4 milioni in tutta Italia. I danni di questo sono chiari sia dal punto di vista sociale che fiscale, quindi abbiamo subito messo a disposizione il Pra, visto che ci riteniamo il braccio operativo della pubblica amministrazione. Noi però- ha sottolineato il presidente dell’Aci- vorremmo fare ancora di più, quindi abbiamo chiesto di poter verificare ogniqualvolta si registra una targa se l’auto è dotata di assicurazione, vedremo cosa si potrà fare. Siano motivati e pronti e pensiamo di aver fatto un buon lavoro: siamo nella Capitale e dobbiamo dare segnali, e questo è un segnale chiaro”.

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