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Ecoreati, Grasso: “Il decreto di legge è rivouzionario, ora la Camera lo approvi”

"Per imprenditori e associazioni criminali privi di scrupoli, gli illeciti ambientali costituiscono una preziosa opportunità di lucro"

Pubblicato:23-03-2015 10:13
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:12

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grasso ecoreati (700 x 525)ROMA – “Negli ultimi tempi nel nostro Paese si è diffusa la piena consapevolezza dell’entità del fenomeno per colpa di dolorosi fatti di cronaca cui abbiamo assistito impotenti, come il processo Ilva, il caso Eternit, la Terra dei Fuochi e il tragico destino del poliziotto che ne è divenuto vittima e simbolo, Roberto Mancini“. Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, intervenendo al convegno ‘Delitti contro l’ambiente – Prospettive di una riforma attesa’ in corso a palazzo Giustiniani.

“Non potrò mai dimenticare- ha aggiunto- l’incontro con la delegazione dei parenti delle vittime dell’amianto e lo sguardo di Romana Blasotti, che ha perso 5 familiari  a causa di malattie connesse all’amianto, e mi ha detto: ‘non ho più lacrime’.    Da più parti, a forte voce, si è chiesto un cambio di prospettiva, un approccio strategico diverso, a cominciare dagli strumenti giuridici che finora si sono dimostrati del tutto carenti. E finalmente qualcosa è cambiato”.

Per questo, ha continuato, “sono orgoglioso di poter dire che un primo importantissimo passo contro gli ecoreati è stato compiuto. Il disegno di legge sui reati ambientali è stato approvato in Senato e attende adesso la lettura definitiva da parte della Camera dei deputati. Sono molte le novità, direi rivoluzionarie, che mi auguro verranno confermate, come se lo augurano le decine di associazioni che hanno lanciato una campagna affinché non si cambi ‘neanche una virgola’ del testo per farle diventare definitivamente legge”.


“Anche su questo tema- ha spiegato Grasso- il percorso non è stato né breve né facile, molte resistenze, tante paure, critiche ingenerose all’impianto sanzionatorio – giudicato troppo duro – e agli aspetti preventivi, – ritenuti, al contrario, troppo carenti. Le stesse difficoltà e le stesse critiche incontrate nel percorso delle norme anticorruzione. C’è sempre qualcuno pronto a dire che non servono, che ci vuole ben altro, che occorre semplificare altre leggi, rivedere altri codici“.

Bene, ha detto ancora il presidente del Senato, “facciamolo, muoviamoci in parallelo su tutti i fronti: da parte mia posso assicurare  massima attenzione e massimo impegno nel sostenere queste riforme, a cominciare da quella del Codice degli appalti attualmente in (VIII) Commissione in Senato. L’altra risposta sempre pronta è: ‘se scoppia lo scandalo si vede che le norme ci sono e funzionano, quindi non ne sono necessarie di nuove’. Vero, ma fino a un certo punto. Anche lo scandalo Eternit è scoppiato, ma abbiamo visto come è andato a finire, almeno per ora. Ogni cambiamento, ogni legge che ci fa fare un passo avanti nella serietà e nella forza di contrasto a questi fenomeni è necessario, nessuno è da solo sufficiente”.

 

“Per imprenditori e associazioni criminali privi di scrupoli, gli illeciti ambientali costituiscono una preziosa opportunità di lucro. Il fenomeno delle ‘Ecomafie’ è ormai presente da molti anni e io stesso ho avuto modo più volte di denunciarlo nelle introduzioni ai rapporti annuali di Legambiente, che spesso negli anni scorsi ho firmato in veste di Procuratore Nazionale Antimafia. Quante audizioni, quanti documenti lasciati agli atti delle commissioni parlamentari sui rifiuti delle varie legislature”

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