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Archivio storico del Miur in mostra al Vittoriano tra filmati e documenti

Oltre 100 documenti storici, quadri e strumenti dalla fine dell'800 ad oggi. E ancora, filmati, fotografie e materiale multimediale interattivo

Pubblicato:23-02-2016 14:03
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:01

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ROMA – Oltre 100 documenti storici, quadri e strumenti dalla fine dell’800 ad oggi. E ancora, filmati, fotografie e materiale multimediale interattivo. È l’archivio storico del ministero dell’Istruzione che da oggi verrà esposto al Complesso del Vittoriano di Roma, grazie alla mostra ‘Le scuole raccontano l’Italia. Memoria e futuro dell’Istruzione’. L’esposizione ha un duplice obiettivo: rendere fruibile alla collettività il materiale storico custodito fino ad oggi nell’archivio di Fiano Romano – 35 chilometri lineari di materiale cartaceo: documenti selezionati, catalogati, e analizzati negli ultimi mesi – e avviare la dismissione della struttura ministeriale che tra affitto e utenze ha un costo di oltre 400mila euro l’anno. La mostra – a cura di Marco Pizzo, realizzata in collaborazione con il Museo del Risorgimento, la Direzione per le Risorse Umane e Finanziarie del Miur e Comunicare Organizzando – esporrà fino al 24 marzo una parte dei documenti custoditi nella sede di Fiano. In seguito i materiali storici, quelli di maggior pregio, entreranno a far parte di una mostra permanente all’interno del dicastero a viale Trastevere e potranno anche essere utilizzati per mostre temporanee a livello territoriale. Gli altri documenti saranno archiviati sempre al Miur.

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“In questa mostra- ha detto il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini– è racchiusa la storia del ministero e quindi di riflesso del nostro Paese. Partendo da un’opera di razionalizzazione, abbiamo dato un contributo importante alla comunità e, al tempo stesso, avviato un risparmio fondamentale. Una spending review che per la prima volta ci consente di ‘arricchirci'”. Importante, secondo il ministro, anche “il progressivo processo di digitalizazione del materiale della mostra che consentirà a chiunque voglia studiarlo e approfondirlo di poterlo fare sempre, anche grazie al grande contributo di tutti i ragazzi che ci hanno lavorato e che continuano a farlo”.

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