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Elezioni, la scure del Viminale su 28 simboli. Fuori i Forconi e Democrazia cristiana

In 19 casi è arrivato l'invito a modificare il simbolo o integrare la documentazione entro 48 ore

Pubblicato:23-01-2018 22:08
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:23
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ROMA – Non ammessi. Il verdetto del Viminale sui contrassegni dei partiti lascia fuori 28 simboli: in 19 casi i depositanti sono stati invitati entro 48 ore a modificare il simbolo o a integrare la documentazione, con particolare riferimento alle regole sulla trasparenza. Mentre a 9 contrassegni non verrà consentita la presentazione di liste. Non ce l’hanno fatta tra gli altri la Democrazia Cristiana di Giovanni Fontana, il Movimento Politico Forconi, le Destre Unite, Msi, la Lega per l’Italia, il Movimento Sociale, i ‘Pensionati e invalidi‘, la lista ‘No riforma Forense’, che era in coalizione con il ‘Movimento Poeti d’Azione‘.

La ‘Margherita‘ non potra’ presentare le liste, cosi’ come il simbolo ‘Recupero maltolto Articolo 18 Statuto lavoratori’ e per il ‘Fronte Verde‘. Secondo la legge i depositanti possono sostituire il simbolo non conforme entro 48 ore dalla notifica dell’avviso. Il depositante il contrassegno puo’ presentare opposizione contro l’invito a regolarizzare il contrassegno entro 48 ore, sul quale decide, nelle successive 48 ore, l’Ufficio elettorale centrale nazionale presso la Corte di Cassazione.

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