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Lite tra Pd e Lega nell’aula del Consiglio comunale di Bologna: “Il sindaco Merola è sempre assente”

BOLOGNA - Scontro tra maggioranza e opposizione, nell'aula del Consiglio

Pubblicato:23-01-2016 10:36
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:50

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BOLOGNA – Scontro tra maggioranza e opposizione, nell’aula del Consiglio comunale di Bologna, sulle assenze del sindaco Virginio Merola durante le sedute di question time. Da parte delle minoranze, le accuse a Merola su questo punto arrivano praticamente ogni settimana. In questo caso, è stato l’affondo di Lorenzo Tomassini (Uniti si vince) a far scoppiare un battibecco tra la vicepresidente Mirka Cocconcelli (Lega nord) e il capogruppo del Pd, Claudio Mazzanti.

Ogni tanto gradiremmo la presenza del sindaco in Consiglio comunale“, dichiara Tomassini: “Venerdì scorso aveva alcune domande assegnate e mi è arrivata la consueta comunicazione con la quale si diceva che non poteva essere presente. Infatti ne abbiamo preso atto, perchè parallelamente era giù nel cortile d’onore a mangiare pasticcini insieme al presidente di un’associazione che aveva promosso una manifestazione”. Più tardi, dopo il botta e risposta tra Cocconcelli e Mazzanti, anche Marco Piazza del M5s attacca Merola: “Quando vedo che un’interrogazione è assegnata al sindaco ormai dò per scontato che non ci sia. E’ automatico: in cinque anni, presenze zero“. Cocconcelli, replicando a Tomassini, ricorda che “la vicepresidenza ha sollecitato più e più volte la presenza non solo del sindaco, ma anche degli assessori”. Detto questo, “per me è impossibile trascinare il sindaco di peso presso il suo scranno“, aggiunge la consigliera del Carroccio. Insomma, la vicepresidenza “non può fare più di tanto, a meno che- azzarda Cocconcelli- non si faccia un trattamento obbligatorio che sa benissimo non essere possibile”.

Ad ogni modo, Merola “verrà sollecitato nuovamente ad essere presente”, aggiunge Cocconcelli, che poco dopo si rivolge a Mazzanti chiedendogli “se può sollecitare la presenza del sindaco ogni tanto in Consiglio, lei che ha più influenza rispetto a me”. Chiamato in causa, il capogruppo del Pd prende la parola per bocciare la precedente “sparata” di Cocconcelli, accusando la leghista di aver detto cose “offensive e sciocche, che farebbe bene ad evitare” nelle vesti di vicepresidente del Consiglio. “Se vuole fare interventi da esponente della Lega la sostituisco io”, continua Mazzanti, ma di certo certe cose “non le può dire dalla presidenza”. La dichiarazione di Cocconcelli è stata “strumentale”, insiste Mazzanti, invitando la consigliera del Carroccio ad essere “corretta nelle sue mansioni”. Cocconcelli non indietreggia dalle proprie posizioni: “Sono stata correttissima” e “non sono stata offensiva. Se vuole prendere la registrazione ne ha la facoltà”, conclude.


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