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Dal 28 dicembre a Roma ‘Mad World’, il musical inno agli ’80

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Pubblicato:22-12-2018 12:57
Ultimo aggiornamento:22-12-2018 12:57

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ROMA – “Felicita’ e’ una canzone pazza che cantare mi fa, una musica che prende e che ballare mi fa”: lo cantava Viola Valentino in ‘Comprami’, uscita nel 1980. E la canta, tra vortici e giravolte, anche la bella Chantal in ‘Mad World – Non si esce vivi dagli anni ’80’, musical che torna in scena a Roma dal 28 al 31 gennaio al teatro Lo Spazio, per replicare il successo di novembre: nove serate sold out su undici. Segno che nella capitale, la fame di teatro e musica di qualità c’è, eccome.

“Ho scritto questo spettacolo perché volevo portare in scena qualcosa che coinvolgesse il coro del quale anche io faccio parte e che Barbara Eramo – responsabile della direzione musicale – dirige da anni”, ha spiegato alla ‘Dire’ Tommaso Capolicchio, l’autore del testo, una lunga esperienza come sceneggiatore teatrale e televisivo (l’ultimo lavoro è ‘L’impero’, una serie per Sky,).

“Penso che gli anni ’80 siano ancora poco decifrati” aggiunge. “Si tende a vederne solo il lato grottesco e superficiale, ma per per me è stato l’ultimo decennio in cui la creatività – e non lo scopiazzamento post moderno – abbia avuto un valore dirompente”. ‘Mad World’, per la regia di Christian Angeli, con la direzione musicale di Barbara Eramo, rovescia sull’ignaro spettatore il meglio degli anni Ottanta: da ‘Call me’ dei Blondie a ‘Photographic’ dei Depeche Mode, passando per ‘Fade to grey’ dei Visage, ‘Under pressure’ dei Queen, ‘Luna’ di Gianni Togni, fino al successo dei Buggles ‘Video kills the radio star’.


La radio protagonista di Mad World

La televisione uccide le star della radio, appunto. Perché in questo racconto, a metà tra la saga metropolitana e il dipinto ‘glitterato’ dell’Italia di quegli anni, la grande protagonista e’ la radio. Il passaggio dalle tante emittenti indipendenti, eredita’ di quell’attivismo politico proprio agli anni precedenti, lascia spazio alla leggerezza dei programmi musicali, ma anche a un altro fenomeno: l’arrivo dei colossi privati. Che, a loro volta, sono chiamati a competere sul mercato con l’impero della televisione ‘Non-Rai’, accattivante e disinibita: Canale 5 arriva nel 1981, Italia 1 nel 1982.

Il sogno di Claudio (Simone Farinon) è quindi quello di rilanciare ‘Radio Kaos’, una emittente arrugginita di Milano, per far ballare i giovani al ritmo delle hit del momento al motto di “Radio Kaos non vi lascia mai soli!”. Una volta convinto Giamba, cinico e disilluso proprietario della radio (in questa versione sarà Vittoria, interpretata da Alessia Filiberti), a sostenere il sogno di Claudio arriveranno altri amici: l’inquieta Chantal (Mariavittoria Cozzella), il pessottimista Diego (Luca Attadia) e Kelly (Emma Gordon), sbarcata dritta da Londra, che tra le sue conoscenze vanta Dave Gahan, la voce dei Depeche Mode. Una squadra eterogenea ma grintosa che in breve riuscirà a dare filo da torcere a Frankie (Francesco Polizzi), il re di ‘Radio Karisma’, che ad essere messo da parte da questi “fighetti” proprio non ci sta. Soprattutto quando ‘Kaos’ sfonda con ‘Abbronzami’, canzone inedita appositamente scritta per lo spettacolo da Barbara Eramo e Tommaso Capolicchio.

“’Abbronzami’ è il nostro orgoglio- dice ancora Capolicchio- sono partito dal parodiare le canzoni degli anni ’80 italiane, mentre a Barbara Eramo ho chiesto di scrivere la musica. Da professionista quale è, è riuscita a ripescare dal suo immaginario un motivetto pop molto orecchiabile. Al nostro musicista in scena, Adriano Russo, il compito di riarrangiare il pezzo con una base elettronica anni ’80. Ora vogliamo produrla assolutamente per proporla come pezzo dell’estate 2019”

Azzeccata anche la scelta di mantenere il coro ‘Transistor’, diretto da Eramo, in scena: non solo gli interventi dei coristi “sostengono” lo svolgersi del racconto, ma producono anche l’effetto di “allargare” il palco, rendendo piu’ efficaci le scenografie, volutamente essenziali. E il finale, suonato sulle note di ‘Mad world’ di Gary Jules, rimescola le carte e ridefinisce i ruoli. In un’epoca dominata da gel per capelli, abiti sgargianti e psichedelia, le cose potevano restare forse al loro posto?

Per la serata del 31 dicembre lo spettacolo sarà seguito da una festa di Capodanno, per ballare le hit dello spettacolo, ma non solo.

 

 

 

 

 

ROMA – “Felicità è una canzone pazza che cantare mi fa, una musica che prende e che ballare mi fa”: lo cantava Viola Valentino in ‘Comprami’, uscita nel 1980. E la canta, tra vortici e giravolte, anche la bella Chantal in ‘Mad World – Non si esce vivi dagli anni ’80’, musical che torna in scena a Roma dal 28 al 31 gennaio al teatro Lo Spazio, per replicare il successo di novembre: nove serate sold out su undici. Segno che nella capitale, la fame di teatro e musica di qualità c’è, eccome.

La radio protagonista di Mad World

Scritto da Tommaso Capolicchio per la regia di Christian Angeli, con la direzione musicale di Barbara Eramo, ‘Mad World’ rovescia sull’ignaro spettatore il meglio degli anni Ottanta: da ‘Call me’ dei Blondie a ‘Photographic’ dei Depeche Mode, passando per ‘Fade to grey’ dei Visage, ‘Under pressure’ dei Queen, ‘Luna’ di Gianni Togni, fino al successo dei Buggles ‘Video kills the radio star’. La televisione uccide le star della radio, appunto. Perché in questo racconto, a metà tra la saga metropolitana e il dipinto ‘glitterato’ dell’Italia di quegli anni, la grande protagonista è la radio.

Il passaggio dalle tante emittenti indipendenti, eredità di quell’attivismo politico proprio agli anni precedenti, lascia spazio alla leggerezza dei programmi musicali, ma anche a un altro fenomeno: l’arrivo dei colossi privati. Che, a loro volta, sono chiamati a competere sul mercato con l’impero della televisione ‘Non-Rai’, accattivante e disinibita: Canale 5 arriva nel 1981, Italia 1 nel 1982.
Il sogno di Claudio (Simone Farinon) è quindi quello di rilanciare ‘Radio Kaos’, una emittente arrugginita di Milano, per far ballare i giovani al ritmo delle hit del momento al motto di “Radio Kaos non vi lascia mai soli!”. Una volta convinto Giamba, cinico e disilluso proprietario della radio (in questa versione sarà Vittoria, Alessia Filiberti), a sostenere il sogno di Claudio arriveranno altri amici: l’inquieta Chantal (Mariavittoria Cozzella), il pessottimista Diego (Luca Attadia) e Kelly (Emma Gordon), sbarcata dritta da Londra, che tra le sue conoscenze vanta Dave Gahan, la voce dei Depeche Mode.

Una squadra eterogenea ma grintosa che in breve riuscirà a dare filo da torcere a Frankie (Francesco Polizzi), il re di ‘Radio Karisma’, che ad essere messo da parte da questi “fighetti” proprio non ci sta. Soprattutto quando ‘Kaos’ sfonda con ‘Abbronzami’, canzone inedita appositamente scritta per lo spettacolo da Barbara Eramo e Tommaso Capolicchio.

A sostenere lo svolgersi del racconto, il coro ‘Transistor’, diretto dalla stessa Eramo. Una scelta azzeccata: gli interventi esterni dei coristi “allargano” il palco, rendendo più efficaci le scenografie, volutamente essenziali. E il finale, suonato sulle note di ‘Mad world’ di Gary Jules, rimescola le carte e ridefinisce i ruoli. In un’epoca dominata da gel per capelli, abiti sgargianti e psichedelia, le cose potevano restare forse al loro posto?

La serata del 31 dicembre sarà seguito da una festa di Capodanno, per ballare le hit dello spettacolo, ma non solo.

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