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A Roma i ‘Pink Floyd’ nella mostra sui 50 anni della band

Dal 19 gennaio al Macro, all'inaugurazione Mason e Waters

Pubblicato:30-11-2017 15:40
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:56

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ROMA – La divisa da ufficiale di Roger Waters, le due campane della copertina di Division Bells, il prisma di Dark Side Of The Moon, le chitarre di David Gilmour, la batteria di Nick Mason e le tastiere di Richard Wright. E tanto altro ancora, fino a 50 anni di storia, di storia della musica e di storia della vita di tutti i giorni.

Perché i Pink Floyd, con The Final Cut e The Wall, hanno raccontato Margaret Thatcher e la caduta del muro di Berlino. E tutto questo, ma non solo, lo vedremo dal 19 gennaio a Roma, al Macro di via Nizza, a ‘The Pink Floyd exhibition – Their Mortal Remains’, la mostra sulla band britannica che proprio quest’anno ha festeggiato i 50 anni di carriera. Dopo aver fatto sopralluoghi in più location romane è stato quindi scelto il Macro. La mostra del prossimo anno, tra le altre cose, cade proprio nel cinquantenario del primo doppio concerto italiano dei Pink Floyd, al ‘Piper Club’, il 18 e 19 aprile.

Mason: “”Ho studiato l’italiano, ma conosco solo i nomi dei pezzi di ricambio delle mie auto”

La mostra è stata presentata in una conferenza stampa nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, alla presenza tra gli altri di Nick Mason, lo storico batterista, unico tra tutti ad aver fatto parte della band dalle origini, e Luca Bergamo, vicesindaco della Capitale con delega alla cultura. Bergamo ha fatto gli onori di casa, si è detto emozionato e ha parlato di “grande occasione”. Mason, invece, prima ha scherzato a proposito del suo italiano (“Ho studiato, ma di italiano conosco solo i nomi dei pezzi di ricambio delle mie auto”, lui che è un grande appassionato di auto da corsa) e poi ha ringraziato “Syd Barrett e Richard Wright”, i due membri dei Pink Floyd scomparsi tra il 2006 e il 2008. Presente anche il presidente della S2BN Entertainment Glenn Osher, dell’organizzazione dell’evento: “Abbiamo avuto diverse richieste per questa mostra, anche da Parigi. Ma noi abbiamo risposto che tutte le strade portano a Roma”.


La mostra arriva a Roma dopo l’enorme successo del debutto di qualche mese fa al Victoria and Albert Museum di Londra, che ha visto la partecipazione di più di 400.000 persone. ‘The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains’ è un viaggio audiovisivo nei 50 anni di carriera di uno dei più leggendari gruppi rock di sempre e offre una visione inedita ed esclusiva del mondo dei Pink Floyd.

La mostra

Rispetto a Londra la mostra presenterà circa 40 oggetti diversi, “più legati all’Italia”, fanno sapere gli organizzatori. Quindi ai concerti di Pompei del 1972, di Venezia del 1989, ma nessuno del 1968 al Piper (“Non crediamo di averne ancora”, sorride Mason).

Il percorso espositivo che guida il visitatore seguendo un ordine cronologico, è sempre accompagnato dalla musica e dalle voci dei membri passati e presenti dei Pink Floyd, tra cui Syd Barrett, Roger Waters, Richard Wright, Nick Mason e David Gilmour. Il momento culminante è la Performance Zone, in cui i visitatori entrano in uno spazio audiovisivo immersivo, che comprende la ricreazione dell’ultimo concerto dei quattro membri della band al Live 8 del 2005 con Comfortably Numb, appositamente mixata con l’avanguardistica tecnologia audio AMBEO 3D della Sennheiser, oltre al video, in esclusiva per Roma, di One Of These Days, tratto dalla storica esibizione del gruppo a Pompei.

Alla inaugurazione del 19 gennaio (i biglietti in vendita dal 29 novembre) parteciperà sicuramente Mason: “Io ci sarò- conferma- E ci sarà anche Roger. Era un segreto? Mi dispiace…”.

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