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Il sesso estremo? “Un pericolo. Sì all’educazione sessuale a scuola”. Parola di Rocco Siffredi

Interpellato dall'agenzia Dire, il regista e attore di film 'di genere' torna così sulla scelta di aprire una petizione su Change.org per l'introduzione dell'educazione sessuale a scuola

Pubblicato:22-12-2015 09:38
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:44

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rocco siffrediROMA – Il sesso estremo “è un pericolo” da prevenire “parlandone in classe, con ironia”. Rocco Siffredi e l’educazione sessuale a scuola, una provocazione “che mi auguro però che porti ad una apertura reale, a una idea di inserire veramente un’oretta a settimana, fatta dalla persona giusta, che prenda l’insegnamento in maniera ironica e non in modo peccaminoso come cercano di farla passare. Bisogna spiegare come funziona il sesso reale, il porno non ha nulla a che fare con l’educazione sessuale, serve a qualche uomo o donna che ha bisogno di stimoli cerebrali”.  Interpellato dall’agenzia Dire, il regista e attore di film ‘di genere’ torna così sulla scelta di aprire una petizione su Change.org per l’introduzione dell’educazione sessuale a scuola. Il testo completo si trova su: https://www.change.org/cipensarocco. Mentre sui social network la campagna e’ diffusa con gli hashtag #cipensarocco e #Cometogether.

Siffredi fa una distinzione: una cosa è il porno, “che è un intrattenimento”, una cosa è l’educazione sessuale. “La pornografia non ha nulla a che fare con l’educazione sessuale, serve a qualche uomo o donna bisogno stimolare celebralmente. Non è indicata per i teenager”. Ormai “mi sono reso conto, guardando i siti, che l’accessibilità è molto semplice”. Racconta ancora: “Anche a casa mia, quando giriamo sui siti, mia moglie se veramente ci sono donne che ‘fanno certe cose’, si meraviglia di ciò che vede. Ma io non voglio fare la morale a quello che facciamo, semplicemente faccio un passo indietro. Se un bimbo va su internet chi glielo spiega? Magari potrebbe pensare che ci sono donne malformate. Bisogna sensibilizzare le istituzioni. La mia è una provocazione, ma ci dovrebbe essere qualcuno che prenda in mano la situazione”. Ormai la sessualità “è estrema, qualcuno spieghi ai ragazzi che quello che hanno appena visto è un genere di film che serve a intrattenimento e non come educazione”.

La pornografia “è una rappresentazione teatrale di quello che il cervello pensa ma non realizza. Per le persone adulte c’è l’intelligenza di rubare alcuni particolari, un adulto consenziente sa quello che deve fare. Io mi preoccupo di quella fascia di età in cui i genitori non se ne occupano. Ci possono essere giovani che si fanno una idea distorta, si spaventano di donne aggressive. Così come ci sono donne che restano scioccate”. Siffredi fa poi un esempio ‘forte’: “Magari trovi quattro ragazzi che prendono l’amichetta in un bagno a scuola e replicano quanto visto via web. Non sarebbe il massimo per un papà che la bimba fosse abusata nel bagno. Serve dialogo“. Il pornodivo riconosce in conclusione però che “ci sono anche genitori che sono convinti che i loro figli non fanno certe cose”. Per questo ci vorrebbe – conclude Siffredi: “un’educazione anche verso i genitori”.


Quindi, “in occasione della giornata mondiale dell’orgasmo (iniziativa nata in occasione del solstizio d’inverno da due attivisti americani, Paul Reffell e Donna Sheehan, che hanno scelto la notte tra il 21 e il 22 dicembre come data significativa) voglio lanciare questo appello, perché il sesso è una cosa bellissima. Ci metto la faccia e l’esperienza, offro la mia completa disponibilità a visitare le scuole italiane e a farmi promotore in prima persona di questa iniziativa”, scrive Siffredi sulla petizione.  “La pornografia dovrebbe essere intrattenimento, ma in mancanza di alternative è diventata uno strumento di apprendimento, soprattutto tra i giovani. Secondo voi è normale?”, scrive ancora Siffredi nella petizione. In tutto sono 5mila le firme richieste, dopo circa 5 ore quelle raccolte sono circa 2.580.

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