NEWS:

Napoli, Marmorale: “Io in giunta? Il sindaco ha scelto in prima persona”

Lo ribadisce, parlando alla Dire, il neo assessore del Comune di Napoli ai Diritti di cittadinanza e alla Coesione sociale, Laura Marmorale.

Pubblicato:22-11-2018 18:25
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:49

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

Condividi l’articolo:

NAPOLI – “Il sindaco mi ha scelta come componente della sua squadra di governo, direttamente e personalmente”. Lo ribadisce, parlando alla Dire, il neo assessore del Comune di Napoli ai Diritti di cittadinanza e alla Coesione sociale, Laura Marmorale, che ha fatto il suo ingresso nella giunta di Luigi de Magistris lo scorso 26 ottobre.


Il rimpasto ha causato non pochi mal di pancia nella maggioranza del sindaco in un Consiglio comunale “che vive un momento di difficoltà ma che deve lavorare tanto per dare una risposta seria – ricorda Marmorale – in termini di costruzione di bilancio”.

Il neo assessore spiega comunque di aver già avviato “un’interlocuzione con i capigruppo di maggioranza. Serve coesione e io sono disponibile e aperta – sottolinea – a ragionare con tutti i consiglieri del Comune, scelti ed eletti direttamente da popolazione. Anzi, ho il dovere e la volontà di avviare con loro un ragionamento per condividere con loro le azioni da mettere in campo sul territorio anche se resta il sindaco, da primo degli eletti, ad occuparsi dei rapporti con il Consiglio comunale e la maggioranza”.

DELEGA A DIRITTI CITTADINANZA VERSO SOCIETÀ INCLUDENTE

“Affidare una delega a un assessore sul tema dell’immigrazione e della fragilità è particolarmente importante perché viviamo in una fase politica preoccupante e allarmante”. Si presenta così all’agenzia Dire Laura Marmorale, neo assessore del Comune di Napoli ai Diritti di cittadinanza e alla Coesione sociale, convinta che sull’immigrazione “non può e non deve esistere un concetto di ghettizzazione di una categoria sociale”.

La sua delega principale, quella del diritto di cittadinanza, va nella direzione di “costruire una società locale che accoglie nel territorio tutte le fragilità e diversità nella costruzione di una società nuova, diversa. Una società che sia includente per definizione e non per acquisizione”.

A meno di un mese dal suo ingresso nella giunta del sindaco Luigi de Magistris, Marmorale spiega di voler “innanzitutto continuare il lavoro già avviato da chi aveva precedentemente alcune delle mie deleghe. Io ricomincio da tre, non da zero”.

Contestualmente, il neo assessore sta avviando la fase di incontro e di ascolto “con i territori, a partire dalle municipalità che vivono problemi di esclusione e marginalità più importanti, le associazioni, i gruppi, i volontari e i movimenti che forniscono servizi alla persona”. L’obiettivo “è avviare percorsi di coprogettazione per imboccare la strada del recupero e del migliorament0o delle condizioni di vita di tutti”.

DL SICUREZZA, AUMENTO COSTI PER COMUNI

“Fare un decreto con un livello securitario così importante significa gravare sulle amministrazioni locali, aumentare i costi. E Napoli non è affatto l’unico Comune in Italia che vive un momento economico particolarmente delicato e drammatico”. A lanciare l’allarme è Laura Marmorale, assessore del Comune di Napoli ai Diritti di cittadinanza e alla Coesione sociale, con delega all’immigrazione e alle politiche di integrazione sociale dei migranti.

In un’intervista all’agenzia Dire, il neo assessore annuncia di voler preparare, prima o dopo che il decreto sicurezza avrà concluso il suo percorso in parlamento, “una stima specifica sul Comune di Napoli per capire la ricaduta del decreto sull’amministrazione locale, come ha fatto l’Anci a livello nazionale”.

Marmorale spiega cosa vuol dire per un Comune far fronte a tutte le novità introdotte dal decreto “che contrae enormemente l’accoglienza affidata agli enti locali in tema di immigrazione, riduce le potenzialità di accoglienza degli Sprar e la capacità di ottenimento di un titolo di soggiorno legale. Poi, aumenta ma depotenziandone le capacità il numero dei Cas. Cioè – sottolinea -, genera automaticamente un aumento della popolazione senza dimora sui territori comunali”.

Queste persone “non evaporano, restano sui territori e hanno bisogno di soccorso e cura. E i servizi cosiddetti di bassa soglia – spiega Marmorale -, ovvero quelli che prendono in carico le persone prima che arrivi il servizio sociale, hanno un costo diretto che ricade unicamente sulle amministrazioni locali”.

AL VASTO MENO MIGRANTI MA RESTA DISAGIO SOCIALE

“È vero, il numero di accolti nei Centri di Accoglienza Straordinaria del Vasto si sta riducendo. Ma in quel territorio dobbiamo intervenire intensamente per recuperare un intervento di tipo sociale complessivo: le politiche di cura delle persone vanno rivolte a tutti, non solo a categorie specifiche, di autoctoni o meno”. Laura Marmorale, assessore del Comune di Napoli ai Diritti di cittadinanza e alla Coesione sociale, commenta all’agenzia Dire la visita del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, nel territorio del Vasto, quello a più alta concentrazione di migranti della città di Napoli.

Il vicepremier, dopo essere stato nel quartiere, ha annunciato che in un mese e mezzo sono stati allontanati circa 140 migranti dalle strutture presenti nell’area a ridosso della stazione centrale. Eppure, a detta di Marmorale, “la situazione non è migliorata”. Secondo il neo assessore, infatti, il Vasto è un territorio “che ha sempre avuto problemi legati alla marginalità sociale che interessavano anche la popolazione storicamente residente”.

L’aumento esponenziale dei Cas ha “recato indubbiamente un disagio al territorio” ma i colpevoli “non sono i migranti, piuttosto la colpa è la cattiva gestione dei Cas. C’è stato un errore – riflette Marmorale – commesso dagli enti gestori nel non usare i fondi a loro dedicati per attivare infrastrutture necessarie a iniziare percorsi di integrazione per i migranti”.

Alla visita di Salvini è seguito effettivamente un “decongestionamento progressivo dei Cas ma i trasferimenti in numeri così massivi non sono sempre facili, agevoli e completi. Le persone trasferite – sottolinea l’assessore – hanno avviato relazioni sociali, umane ed economiche al Vasto, quindi tendono a tornare in quel territorio”.

Al ministro dell’Interno, Marmorale critica anche la scelta di aver voluto “concentrare tutta la sua attenzione sulla presenza dei migranti, benché il territorio del Vasto sia interessato da gravi fenomeni di criminalità organizzata e dalla presenza di clan di camorra. Eppure Salvini – dice il delegato ai Diritti di cittadinanza – ha inteso focalizzare la sua prima visita a Napoli unicamente sul problema più visibile, quello della presenza di migranti”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it