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Roma, Marino sindaco tentatore: Consiglieri Pd facciamo una ‘Giunta Giubileo’

Una 'Giunta del Giubileo' che allo stesso tempo eviterebbe al Pd un "bagno di sangue" in aula Giulio Cesare e consentirebbe al dimissionario Ignazio Marino di restare al suo posto, almeno fino alla fine dell'Anno Santo.

Pubblicato:22-10-2015 15:54
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:40

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campidoglioROMA – Una ‘Giunta del Giubileo’ composta anche da consiglieri comunali che allo stesso tempo eviterebbe al Pd un “bagno di sangue” in aula Giulio Cesare e consentirebbe al dimissionario Ignazio Marino di restare al suo posto, almeno fino alla fine dell’Anno Santo. Sarebbe questa la proposta del sindaco di Roma, un vero e proprio ‘coup de theatre’ che il primo cittadino avrebbe gia’ fatto arrivare all’attenzione dei consiglieri dem. E a cui, pare, molti di loro non sarebbero affatto contrari.

Il motivo e’ semplice. I democratici non ci stanno a votare una eventuale mozione di sfiducia a Marino insieme al centrodestra e all’ex primo cittadino Gianni Alemanno, una mossa che accomunerebbe tutti i partiti coinvolti in un modo o nell’altro nel calderone di Mafia Capitale, dando l’impressione di una coalizione per abbattere il ‘nemico dei poteri forti’.

Allo stesso tempo, pero’, al Pd non basterebbero le dimissioni in blocco dei suoi 19 consiglieri, che al massimo potrebbero diventare 20 se si dovesse aggiungere Daniele Parrucci, esponente di Centro democratico: il minimo per arrivare allo scioglimento automatico del Campidoglio e’ fissato a 25, e nessun altro schieramento, men che meno nell’opposizione, e’ disposto a dare una mano ai dem per evitare lo scontro finale tra il sindaco e la sua maggioranza.


Per i democratici capitolini, quindi, si tratta di “un cul de sac senza soluzioni”, come spiega un consigliere Pd che vuole restare anonimo e che dipinge anche un Matteo Orfini “confuso e disarmato”. Ecco perche’ il gruppo capitolino starebbe rivolgendo proprio in queste ore un appello ai piani alti del Nazareno per uscire dal pantano: o si mette in campo la diplomazia, “con Lotti o chi per lui a fare una proposta seria al sindaco”, oppure, sono convinti, Marino ritirera’ le dimissioni e “saremo costretti al bagno di sangue in Aula”. Eventualita’ quest’ultima rafforzata dalla richiesta ufficiale di convocazione dell’Assemblea capitolina protocollata intorno all’ora di pranzo da Fabrizio Ghera e Lavinia Mennuni, esponenti del gruppo di Fdi-An, proprio coloro che hanno presentato in Procura l’esposto sugli scontrini del primo cittadino.

Per tutti questi motivi la proposta di Marino, che conta di uscire molto rafforzato dalla manifestazione di domenica in sua difesa (sono previste almeno 3-4mila persone, tra cui potrebbero esserci anche Rosario Crocetta e Michele Emiliano), non sarebbe cosi’ osteggiata dai democratici del Campidoglio, che ora ci stanno pensando seriamente. Tanto che, tra i dieci assessori da sostituire – quelli che avevano ‘scaricato’ il sindaco il giorno delle dimissioni – sarebbe gia’ spuntato un nome, quello di Amedeo Piva, presidente dell’Ipab Sant’Alessio, che potrebbe tornare nel ruolo di assessore alle Politiche sociali gia’ ricoperto per otto anni a cavallo proprio dell’ultimo Giubileo, dal 1993 al 2001, quando il primo cittadino era Francesco Rutelli.

di Mirko Gabriele Narducci – giornalista

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