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Merola al Governo: “L’emergenza casa sia metropolitana”

Nel bilancio e sull'emergenza abitativa, nell'ambito di questa manovra, si prevede un aumento di 500.000 euro: serviranno a pagare il Galaxy

Pubblicato:22-10-2015 13:42
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:40

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BOLOGNA – Ieri il sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha dichiarato che “potrebbe servire” un blocco degli sfratti sotto le Due torri. La Prefettura ha fatto capire che un tema di questo genere non è di competenza locale, bensì del Governo. A questo punto, Merola intende sollevare la questione a Roma? “C’è un confronto di tutte le città sul tema dell’emergenza abitativa”, risponde il sindaco, oggi a margine di una conferenza stampa: “Poi ieri abbiamo fatto un po’ di confusione tra sgomberi e sfratti che sono due temi completamente diversi, com’è noto”.

merola

V. Merola

Merola, però, aggiunge: “L’importante è che l’area metropolitana venga riconosciuta come area emergenza abitativa, perchè ad esempio nei piccoli Comuni ci sono situazioni di emergenza ma che rientrano nella definizione di Comune a forte emergenza”. Di conseguenza, “c’è un ragionamento generale da fare per rivedere i criteri con cui si determinano i Comuni a forte emergenza, bisogna che le aree metropolitane in quanto tali- è l’appello di Merola- siano riconosciute e non solo il Comune capoluogo”. Nel frattempo, oggi il sindaco ha presentato il bilancio di previsione 2016-2018 e sull’emergenza abitativa, nell’ambito di questa manovra, si prevede un aumento di 500.000 euro negli stanziamenti di Palazzo D’Accursio. E’ la posta che servirà al Comune per pagare all’Inail i due anni di affitto dell’ex residence Galaxy. Dare una risposta su questo terreno “è una priorità, quindi prevediamo un aumento di 500.000 euro- spiega Merola- perchè chi va nell’emergenza abitativa è comunque tenuto a pagare dei contributi e quindi abbiamo una previsione di entrate di 200.000 euro rispetto ad una spesa generale di 700.000”.

Sulla necessità di affrontare questo esborso Merola non ha dubbi e il recente sgombero dell’ex Telecom, in questo senso, per il sindaco è un’ulteriore conferma: “Credo che sia una spesa indispensabile, come dimostra la cronaca”. Nel frattempo, ieri Social Log e l’avvocato che ha assistito gli occupanti, Marina Prosperi, hanno parlato di violenze da parte degli agenti durante lo sgombero. “Noi ci siamo occupati della parte dei servizi sociali, se ci sono iniziative in questo senso- si tiene a distanza Merola- saranno verificate direttamente dalla magistratura e noi collaboreremo”. Il Comune ha ricevuto informazioni su questo punto da parte delle famiglie? “No, non eran ostro compito raccogliere testimonianze. Ci sono la magistratura e la Polizia”, afferma il primo cittadino. Sul futuro dell’ex Telecom è intervenuto anche il presidente del quartiere Daniele Ara che, questa mattina, a margine della commissione Lavori pubblici di Palazzo D’Accursio, ha ribadito la disponibilità del Comune a “valutare in futuro progetti per lo stabile”. E ora? “Telecom appartiene ad un privato e la magistratura ha ordinato lo sgombero proprio per tutelare una proprietà privata. Adesso, ci pensino loro”.


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