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Salvini: “Da Berlusconi solo per accordi locali”. Raggi? “Poteva fare di più”

Il leader della Lega ha parlato dalla festa Atreju 2018

Pubblicato:22-09-2018 11:01
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:35
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ROMA – Il centrodestra rinasce e finisce l’idillio Lega-M5s? Oggi Matteo Salvini lo smentisce, parlando alla festa di Atreju 2018, ventunesima edizione della festa della destra giovanile. “Io vado da Berlusconi e parlo solo di accordi locali”, dice infatti il ministro dell’Interno. Da parte sua, continua Salvini, “quando io prendo un impegno, lo voglio rispettare”. E quindi “il governo durerà 5 anni. Lo dico perché ci credo davvero”.

“Alle europee obiettivo alleanza populisti-Ppe, ma alla Orban”

Alle prossime europee l’obiettivo è puntare a un’alleanza “fra populisti e popolari. Naturalmente alla Orban e non alla Juncker, con il Lussemburgo non ho un buon rapporto”, dice Salvini  intervistato da Enrico Mentana sul palco di Atreju 2018.

L’attacco a Raggi: “Poteva fare di più”

“Io, da utente di Roma, la penso come molti altri cittadini, penso che dalla Raggi si aspettassero molto di più. Ogni giorno in macchina è un rally“, dice ancora il ministro dell’Interno.


“Decreto sicurezza, ci sarà allarme Onu, Osce, Croce Rossa…”

“La prossima settimana portiamo in Cdm la manovra e il decreto migranti-sicurezza”, conferma il ministro degli Interni. E ironizza: “Vi do uno scoop: lunedì, dopo l’approvazione del decreto sicurezza-migranti, ci sarà allarme dell’Onu, dell’Osce, della Croce rossa, bianca, dei vegetariani, dei vegani e degli animalisti perché limitiamo i diritti”. Ma Salvini respinge eventuali dubbi di costituzionalità sul suo decreto immigrati: “Ci saranno ricorsi. Se devo darmi un criterio di scelta, prima vengono i cittadini italiani” e “discuterò amabilmente con la Corte costituzionale”, se porrà rilievi. Del resto, taglia corto Salvini, “se avessi rispettato tutte le regole, di immigrati ne sarebbero arrivati 100-150mila, come negli anni passati. Le regole sono fatte per essere cambiate”.

“Utero in affitto mi fa schifo, è da Medioevo”

“A me l’idea dell’utero in affitto fa schifo, non è progresso, è una roba da medioevo”. Così Matteo Salvini ad Atreju. Così come, aggiunge il ministro degli Interni, “ho detto via ‘genitore 1 e 2’ e mi rimettete la mamma e il papà. Questo cos’è fascista, di destra, non so. Secondo me è di buon senso“, ha risposto a Mentana che gli chiedeva di rispondere alle accuse di essere fascista e razzista.

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