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Papa Francesco: “Preoccupato per la xenofobia crescente in Europa”

Ha ricevuto i direttori nazionali delle migrazioni che stanno partecipando all’Incontro promosso dal Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa

Pubblicato:22-09-2017 14:51
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:43

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ROMA – I “segni di intolleranza, discriminazione e xenofobia che si riscontrano in diverse regioni d’Europa” preoccupano Papa Francesco.

Il Pontefice lo ha detto oggi ricevendo in udienza i direttori nazionali delle migrazioni che stanno partecipando in questi giorni a Roma all’Incontro promosso dal Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee).

“Mi preoccupa ancor più – ha detto – la triste constatazione che le nostre comunità cattoliche in Europa non sono esenti da queste reazioni di difesa e rigetto, giustificate da un non meglio specificato ‘dovere morale’ di conservare l’identità culturale e religiosa originaria”.


La Chiesa, ha ricordato, “si è diffusa in tutti i continenti grazie alla ‘migrazione’ di missionari che erano convinti della universalità del messaggio di salvezza di Gesù Cristo, destinato agli uomini e alle donne di ogni cultura. Nella storia della Chiesa non sono mancate tentazioni di esclusivismo e arroccamento culturale, ma lo Spirito Santo ci ha sempre aiutato a superarle, garantendo una costante apertura verso l’altro, considerata come una concreta possibilità di crescita e di arricchimento. Lo Spirito, ne sono sicuro, ci aiuta anche oggi a conservare un atteggiamento di apertura fiduciosa, che permette di superare ogni barriera, di scavalcare ogni muro”.

Di fronte ai flussi migratori “massicci, complessi e variegati, che hanno messo in crisi le politiche migratorie fin qui adottate e gli strumenti di protezione sanciti da convenzioni internazionali”, ha ribadito, “la Chiesa intende rimanere fedele alla sua missione: quella di amare Gesù Cristo, adorarlo e amarlo, particolarmente nei più poveri e abbandonati; tra di essi rientrano certamente i migranti ed i rifugiati”.

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