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L’eredità dell’abate nero, il nuovo thriller in “costume” di Marcello Simoni

Il romanzo apre la nuova saga letteraria tutta made in Italy

Pubblicato:22-06-2017 13:10
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:27

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Nuova Narrativa Newton Pagine: 384 Prezzo: 9,90 e-book: 4,99

ROMA – Dopo il trittico dedicato all’abbazia di Pomposa e agli intrighi della Ferrara trecentesca, tra cavalieri impavidi e monaci spergiuri, L’eredità dell’abate nero è la nuova saga letteraria di Marcello Simoni. Una storia ambientata a Firenze nel XV secolo, con il giovane ladro Tigrinus come protagonista. Marcello Simoni, vincitore del 60° Premio Bacarella con il suo romanzo d’esordio, è oggi uno dei romanzieri d’avventura più amati, con oltre un milione di copie vendute solo in Italia e traduzioni in diciotto Paesi. La ricetta del successo dei suoi romanzi risiede nel ritmo avvincente, in personaggi credibili come eroi contemporanei, e in una fantasia che miscela Salgari con Dumas, Corto Maltese e il noir.

L’eredità dell’abate nero, il romanzo

Firenze, 21 febbraio 1459. Il banchiere Giannotto de’ Bruni viene ucciso in circostanze misteriose nella cripta dell’abbazia di Santa Trinita. L’unico testimone è Tigrinus, un giovane ladro di origini ignote, dai capelli neri striati di bianco. Intrufolatosi nell’edificio per fare razzia di gioielli, ha assistito al delitto, ma a caro prezzo. Viene arrestato con l’accusa di omicidio. Scagionarsi sarà solo la prima delle prove che dovrà superare, poiché da quel momento dovrà anche sfuggire alla vendetta degli eredi della vittima: il figlio, Angelo de’ Bruni, e la nipote, Nunzia de’ Brancacci.

Tigrinus e il misterioso tesoro d’Oriente

E mentre si complica l’intrigo in cui Tigrinus è invischiato, dalle indagini emerge una sconvolgente verità su messer Giannotto. La sua morte sarebbe legata a un tesoro che si trova su una nave proveniente dall’Oriente. Tigrinus dovrà stringere un patto con il potente Cosimo de’ Medici e affrontare un incredibile viaggio per mare che lo porterà alla ricerca di un uomo sfuggente e imprevedibile. Un uomo che pare conoscere tutto sul suo passato. Un uomo chiamato l’abate nero.


L’eredità dell’abate nero, l’autore

Marcello Simoni è nato a Comacchio nel 1975. Ex archeologo e bibliotecario, laureato in Lettere, ha pubblicato diversi saggi storici. Con Il mercante di libri maledetti, romanzo d’esordio, è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° Premio Bancarella. I diritti di traduzione sono stati acquistati in diciotto Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato La biblioteca perduta dell’alchimista, Il labirinto ai confini del mondo, secondo e terzo capitolo della trilogia del famoso mercante. Con L’isola dei monaci senza nome ha vinto il Premio Lizza d’Oro 2013. Segue poi La cattedrale dei morti. Nel 2014 è uscito L’abbazia dei cento peccati, primo capitolo di una nuova trilogia, a cui seguono L’abbazia dei cento delitti e L’abbazia dei cento inganni. Dirige da quest’anno  nella sua città il Nero Laguna Book Festival.

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