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Strage Bologna, caccia ai volti di chi era in stazione quel giorno. Nuova perizia su video tv

Pochi attimi dopo la strage una tv locale accese le telecamere sulla stazione e girò per quasi un'ora. I giudici hanno incaricato due periti di passare al setaccio i volti delle persone inquadrate

Pubblicato:22-05-2019 14:24
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:29
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Strage_bologna bellini
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ROMA – Il video girato da una tv locale poco dopo la strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna sarà esaminato da due esperti della Polizia scientifica di Roma. I periti incaricati dalla Corte d’Assise di Bologna, Giovanni Tessitore e Fabrizio Di Genova, cercheranno, partendo da alcuni fotogrammi, di individuare tra le persone che si vedono nel video qualcuno che “potrebbe non essere estraneo alla strage”, come spiega il presidente della Corte, Michele Leoni.

Per farlo, i due avranno 90 giorni di tempo a partire dal 30 maggio. Il filmato, lungo quasi un’ora e già periziato per migliorare la qualità delle immagini, è stato proiettato questa mattina in aula, nel corso dell’udienza odierna del processo per concorso nella strage a carico dell’ex Nar Gilberto Cavallini. E le immagini, molto crude, ovviamente non hanno lasciato indifferenti i familiari delle vittime, alcuni dei quali non sono riusciti a trattenere le lacrime.

Per svolgere il loro compito, i due esperti si serviranno del sistema Sari (Sistema automatico di riconoscimento delle immagini), che a partire dalle foto dei volti offre una ‘rosa’ di 50 persone che potrebbero corrispondere a quella che compare nella foto. Persone che verranno cercate, in questo caso, all’interno di una banca dati che comprende tutte le fotosegnalazioni fatte tra il 1975 e il 1985. Starà poi ai due periti stabilire se uno dei ‘candidati’ proposti dal sistema possa essere la persona che compare nel video. In tal caso, la persona in questione verrà “sottoposta a un confronto fisionomico”. 


Da parte loro, Tessitore e Di Genova hanno già fatto sapere che solo alcune parti del video potranno essere utili alla perizia. Verranno scartati, infatti, i fotogrammi in cui la definizione dell’immagine è troppo bassa e quelli in cui le persone non sono riprese “frontalmente o quasi”. Procura e difesa si sono riservate di nominare dei consulenti, mentre i legali di parte civile hanno già indicato, come consulente di parte, il direttore della Cineteca di Bologna, Gian Luca Farinelli.

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