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Martina: Toh, un ‘premier non eletto’.. Finalmente Lega e M5s smettono di dire bugie

E sul Governo che nasce dice: "Mattarella fa scelte utili per il Paese, noi siamo con lui"

Pubblicato:22-05-2018 14:07
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:55

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NAPOLI – “Fa sorridere che forze come Lega e Movimento 5 Stelle, che per anni hanno accusato altri di essere premier non eletti dal popolo, oggi facciano una proposta di questo tipo”. Ne è convinto il segretario reggente del Partito democratico, Maurizio Martina, parlando a Napoli di Giuseppe Conte, proposto come premier dal Carroccio e dai pentastellati.

“Siamo nella Costituzione e nelle regole fondamentali della Costituzione. Ma fa sorridere – aggiunge – che se ne siano accorti oggi, dopo aver fatto per anni una falsa propaganda, dopo aver detto bugie insormontabili rispetto a governi non eletti dal popolo. La realtà prevale sempre sulla propaganda, anche per loro”.

“MATTARELLA FARÀ SCELTE UTILI PER ITALIA”

“Noi siamo con Mattarella, sappiamo che è una guida fondamentale per il Paese e sono certo che farà scelte utili per l’Italia”. Lo ha spiegato Maurizio Martina, che si dice preoccupato “non tanto per quanto dicono a Bruxelles” ma per “le scelte inique contenute nel contratto di governo e per le politiche che possono essere fatte anche su temi delicatissimi come immigrazione e sicurezza. Quanto fatto in questi anni non va smantellato – avverte l’ex ministro -: l’Italia non può permettersi passi indietro e la propaganda di Salvini non può mettere a repentaglio quello che abbiamo costruito”.


“PREOCCUPATO PER APPROCCIO LEGA-M5S A TEMI”

“Io sono molto preoccupato per questo approccio che Movimento 5 Stelle e Lega stanno avendo rispetto ai temi di governo nazionale”. Ne è convinto il segretario reggente del Partito democratico, che sostiene come il contratto di governo giallo-verde abbia “più di 120 miliardi di spese e solo 500 milioni di coperture. Vuol dire – sottolinea – che stai presentando una cosa che è a metà tra un libro dei sogni e uno gli incubi e di mezzo c’è il Paese reale, c’è l’Italia con i suoi bisogni e con i suoi interessi”. Bisogna, quindi, rivolgere “grande attenzione per quello che fanno e per quello che promettono perché rischiamo di lasciarci di mezzo la fatica di imprese, di famiglie e di tutto il Paese che in questi anni ha lavorato per uscire dalla crisi”.

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