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Smog, Greenpeace: “Roma ultima in Europa per sostenibilità e sicurezza”

Il rapporto compara la performance di 13 città europee in fatto di mobilità sostenibile, sicurezza stradale, qualità dell’aria, gestione della mobilità, trasporti pubblici, mobilità attiva

Pubblicato:22-05-2018 12:17
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:55
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ROMA – Roma fanalino di coda in fatto di mobilità sostenibile e sicurezza stradale, Copenaghen capofila. È quanto emerge dal report ‘Living. Moving. Breathing. Ranking of European Cities in Sustainable Transport’, realizzato dal Wuppertal Institute per conto di Greenpeace e diffuso oggi dall’organizzazione ambientalista. Il rapporto, utilizzando gli ultimi dati disponibili, relativi al 2016 e provenienti da fonti pubbliche ufficiali o direttamente dalle amministrazioni cittadine, compara la performance di 13 città europee in fatto di mobilità sostenibile, assegnando a ciascuno dei parametri utilizzati – sicurezza stradale, qualità dell’aria, gestione della mobilità, trasporti pubblici, mobilità attiva – un massimo di 20 punti, per un totale potenzialmente raggiungibile di 100 punti.

Lo studio evidenzia come la mobilità sia un settore chiave per la salute, l’economia, la vivibilità e la bellezza delle città in cui viviamo

Secondo l’analisi condotta, al primo posto si classifica Copenaghen, con un punteggio di 57 su 100, seguita nell’ordine da Amsterdam (55) e Oslo (50). Ultima classificata Roma (27), preceduta da Mosca (30,75), Londra e Berlino (appaiate a quota 34,50). “Questo studio evidenzia come la mobilità sia un settore chiave per la salute, l’economia, la vivibilità e la bellezza delle città in cui viviamo e che una mobilità diversa e migliore non è un’utopia ma una realtà che va costruita con impegno”, dichiara Andrea Boraschi, responsabile della campagna Trasporti di Greenpeace. “Ci sono città che, lungi ancora dalla perfezione, hanno trasformato completamente la propria urbanistica e la propria logistica per ridurre drasticamente la mobilità privata fossile. È un obiettivo ormai comune a molti governi locali; la differenza la fa il coraggio con cui lo si persegue e, conseguentemente, gli investimenti che si mettono in campo”, conclude Boraschi.

Il commento della sindaca Virginia Raggi

“I risultati non sono buoni, ce li aspettavamo e per questo l’amministrazione di Roma Capitale è impegnata sul tema dello sviluppo sostenibile e della qualità dell’aria”. Così il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha commentato i dati della ricerca condotta da Salvaciclisti Roma e Cittadini per l’aria sullo stato del biossido di azoto in città, secondo i quali in 3 casi su 5 si superano i limiti di legge.


Situazione differente per Copenaghen che si classifica al primo posto

Situazione differente per Copenaghen, classificatasi al primo posto, che sta cercando di adoperare un’ampia varietà di soluzioni per migliorare la qualità dell’aria e di vita per i propri cittadini. La città sta dimostrando quanto una buona pianificazione possa apportare differenze tangibili: con investimenti nelle infrastrutture di servizio alla mobilità ciclistica, l’introduzione di drastiche restrizioni alla circolazione dei mezzi pesanti, pedaggi e altre forme di pagamento – per gli automobilisti – dei costi reali dell’uso del mezzo privato, un impegno prioritario per innalzare i livelli di sicurezza stradale.

Proteggere pedoni e ciclisti dal traffico motorizzato che nella Capitale risulta aggressivo e troppo spesso mortale

“Se Roma vuole incrementare la mobilità sostenibile, deve cominciare a proteggere pedoni e ciclisti dal traffico motorizzato, che nella Capitale risulta aggressivo e troppo spesso mortale” continua Andrea Boraschi, responsabile della campagna Trasporti di Greenpeace. “Roma, inoltre, ha l’obiettivo generale di ridurre l’uso privato della macchina implementando sistemi di pedaggio per la mobilità privata. L’esempio dell’Area C di Milano, per restare al contesto italiano, può essere di immediata ispirazione; stessa funzione possono svolgere le esperienze, in tal senso, di Londra e Stoccolma”, conclude.

Male anche Londra, Bruxelles, Zurigo e Berlino

Oltre a Roma, anche Londra, Bruxelles, Zurigo e Berlino hanno tutte guadagnato una posizione estremamente bassa nello studio per quanto riguarda le condizioni di sicurezza stradale, mentre Amsterdam, Madrid e Oslo affiancano Copenaghen nel primato di città più sicure per ciclisti e pedoni. Altro indicatore chiave del report è il livello di inquinamento atmosferico, che spesso coincide con gravi crisi ambientali e sanitarie.

Oslo e Vienna si posizionano bene tanto per i livelli di pulizia dell’aria, quanto per i trasporti pubblici

Fra le città esaminate, Oslo e Vienna si posizionano bene tanto per i livelli di pulizia dell’aria, quanto per i trasporti pubblici. Uno ‘score’ alto su entrambi questi indicatori non è una mera casualità: quel che lo studio dimostra è che esiste una correlazione forte tra qualità dell’aria e mobilità sostenibile; e che, inoltre, sicurezza stradale, mobilità attiva, trasporto pubblico e mobility management sono fattori che si “rafforzano” reciprocamente. Per Greenpeace, “la mobilità sostenibile ha un obiettivo chiaro, quello di superare quanto prima la mobilità privata a motore, una mobilità fossile che danneggia il clima e peggiora drasticamente la vita nelle nostre città”.

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