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A Bologna la fabbrica delle eco-bici a impatto zero. E Galletti ne prova una/FOTO e VIDEO

Lo stabilimento è stato inaugurato oggi: la produzione è tornata in Italia. Prima queste bici venivano prodotte in Cina

Pubblicato:22-05-2017 14:29
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:15

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BOLOGNA – Nella fabbrica che produce bici elettriche, tra le mura dove un tempo Magli realizzava le sue calzature di lusso, lavorano al momento 25 persone. Quando lo stabilimento della Five (Fabbrica italiana veicoli elettrici), l’ultima avventura dell’imprenditore bolognese Giorgio Giatti, sarà a pieno regime darà lavoro a 50 persone, 39 impiegate nella produzione. Oggi dal magazzino di via Ceredolo escono ogni anno circa 2.500 bici (questa la previsione per il 2017), ma gli impianti hanno una capacità produttiva di 35.000 biciclette all’anno. Con l’apertura di Five tornano a Bologna una serie di produzioni (di bici e ciclomotori) che venivano realizzate in Cina. Tornano e trovano casa in uno stabilimento (7.000 metri quadrati in parte sul sito della ex Magli) alimentato totalmente ad energie rinnovabili: l’impianto fotovoltaico installato sul tetto è in grado di produrre 238.600 kilowattora all’anno, energia sufficiente non soltanto a far funzionare gli impianti di illuminazione, aria condizionata e riscaldamento a pompe di calore, ma anche per la produzione industriale. Il surplus di 24.800 kilowattora all’anno verrà immesso in rete. Anche gli impianti di verniciatura, progettati secondo la logica 4.0, sono rigorosamente green, ad acqua e senza solventi. Pure il magazzino è innovativo, perché completamente automatizzato: composto da 860 postazioni, possono essere stivati circa 3.200 mezzi.

“Come azienda abbiamo sentito l’esigenza di poter avere un controllo qualitativo totale sulla produzione, garantire l’eccellenza del Made in Italy e tempi di produzione congrui alla stagionalità dei nostri marchi. Una produzione italiana 4.0 ha l’obiettivo di essere più competitiva anche dal punto di vista economico. Tutto questo ci ha portato ad andare in controtendenza e tornare in Italia, sviluppando opportunità e posti di lavoro nel nostro Paese e allo stesso tempo di farlo in maniera ecosostenibile”, spiega il presidente di Five, Giorgio Giatti, patron del gruppo Termal e di altri marchi collegati alla mobilità sostenibile come Wayel e Italwin, che sul progetto ha investito 10 milioni di euro. “Oggi qui si parla di futuro- sottolinea il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti- le politiche ambientali sono un grande campo di business per l’imprenditoria. L’ambiente non è più visto come vincolo, ma come un driver di sviluppo”. Galletti evidenzia anche il recupero di una parte dello stabilimento della ex Magli: “Si è evitato che un’area importante come questa diventasse un problema”. All’inaugurazione della nuova sede di Five per il Comune era presente l’assessore al Bilancio, Davide Conte: “La sostenibilità caratterizzerà il futuro della nostra comunità”. L’Italia, ricorda il direttore di Ancma (l’associazione nazionale dei produttori di mezzi a due ruote) Francesco Caliari, è il principale produttore europeo di biciclette. “Vogliamo salvaguardare le aziende italiane dal dumping cinese- assicura- questo è un settore in crescita: nel 2016 il mercato delle bici elettriche in Italia è cresciuto del 124%. Ora serve un piano della mobilità a livello nazionale e di infrastrutture ‘firendly’ per le due ruote”.

di Vania Vorcelli, giornalista professionista


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