NEWS:

Al pratone di Pontida invasione di ‘terroni’: “Contro il lepenismo in Italia”

Oggi giornata dell'orgoglio meridionale nel comune del bergamasco storica roccaforte della Lega Nord

Pubblicato:22-04-2017 07:20
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:08

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

NAPOLI –  Sono arrivati a Pontida intorno alle 12 le prime delegazioni di manifestanti che parteciperanno oggi alla giornata dell’orgoglio meridionale nel comune del bergamasco storica roccaforte della Lega Nord.

I primi ad arrivare sono stati i napoletani del centro sociale Insurgencia, principali promotori della manifestazione nazionale.

Sui 4 autobus giunti dal capoluogo campano anche gli artisti di “Terroni Uniti” (tra loro i 99 Posse) che si esibiranno sul palco montato sul prato delle Ferrovie, requisito dalla Prefettura dopo il diniego delle autorizzazioni da parte di Rfi.


“Oggi sarà una manifestazione ironica e dissacrante ma che veicola un messaggio serio- dice Egidio Giordano del centro sociale Insurgencia- la festa del razzismo che si manifesta ogni anno a Pontida ha prodotto 20 anni di politiche antimeridionali e razziste”.

“Oggi- prosegue Giordano- diventa ancora più pericoloso con l’avanzata delle destre in Europa, la Lega ambisce ad essere il modello lepenista in Italia. Al momento in Italia gli unici a mobilitarsi contro il lepenismo sono i movimenti“.

“NO AL LEPENISMO”

“È una bella giornata di festa ma il nostro non è folklore, è uno sforzo di lotta al lepenismo italiano– dichiarano gli esponenti del Comune di Napoli- siamo venuti qui ed abbiamo girato per il Paese scoprendo che tutti sono contro il sindaco leghista. Dove va Salvini, come a Napoli, la gente lo odia ma dove arriviamo noi se la prendono con il sindaco leghista”. I consiglieri fanno riferimento all’ordinanza di chiusura di negozi e uffici pubblici emesso dal sindaco di Pontida Luigi Carozzi che non è stata ben accolta dai cittadini.

“Questa giornata ci dice che in questo Paese la democrazia sta da una parte e il razzismo dall’altra– sottolineano gli esponenti di DemA- questo è il primo passo verso la costruzione di un movimento di opposizione al lepenismo e al leghismo nel nostro Paese”.

“Hanno blindato la città hanno provato a non farci arrivare qui, ma le pressioni di questa gente sono state più forti della Lega che è andata a battere cassa a Roma. Questa volta abbiamo vinto noi“, commenta Egidio Giordano del centro sociale Insurgencia (nel video).


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it