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Camere, Pd apre a M5S e Grasso stoppa Romani; Moro, imbrattato monumento

Tg Politico, edizione del 22 marzo

Pubblicato:22-03-2018 18:25
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:40
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I titoli e il tg politico della Dire.

CAMERE, PD PRONTO AL DIALOGO CON M5S

Il Pd è pronto a riannodare i fili del dialogo con il Movimento 5 stelle per le presidenze delle Camere. Il capogruppo Ettore Rosato spiega che i dem sono disponibili al confronto e a ragionare insieme se c’è la volontà di ripartire da zero. Il numero uno dei deputati del Pd contesta che tutto sia già deciso e ribadisce che non incontrerà le altre forze politiche se la spartizione prevede una camera al Movimento 5 stelle e una a Forza Italia. L’annuncio dei democratici ha spiazzato i grillini che hanno rinviato l’assemblea dei parlamentari.


GRASSO STOPPA ROMANI: NO CONDANNATI

Liberi e uguali non assume posizioni aventiniane e resta pienamente attivo nel dialogo per la scelta dei presidenti delle Camere. Pietro Grasso fissa i suoi paletti: figure di garanzia che una volta elette si distacchino dalla vita di partito. E soprattutto non vanno eletti condannati. Il presidente del Senato uscente si richiama al regolamento interno di Leu: “Per noi chi è condannato in primo grado non è candidabile”, sottolinea. Laura Boldrini non si sbilancia sui nomi ma chiede al futuro presidente della Camera di non portare avanti istanze di partito.

MORO, IMBRATTATO MONUMENTO CON SCRITTA ‘BR’

Imbrattato per la seconda volta il monumento che ricorda le vittime dell’agguato di via Fani, dove quarant’anni fa fu rapito dalle Brigate rosse il presidente della Democrazia cristiana, Aldo Moro. Sulla stele che riporta i nomi dei cinque uomini della scorta dello statista, uccisi dai terroristi, è stata dipinta la sigla BR con il colore rosso. Il monumento era stato inaugurato il 16 marzo, nell’anniversario della strage, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Le scritte sono state rimosse dopo poche ore.

CALANO LE ADOZIONI INTERNAZIONALI IN ITALIA

Calano le adozioni internazionali in Italia. Nel 2017 sono diminuite del 23% rispetto all’anno precedente. Il rapporto presentato dalla Commissione adozioni internazionali parla di 1.439 bambini adottati nell’ultimo anno rispetto ai 1.872 del 2016. Tra i Paesi di provenienza dei piccoli al primo posto c’è la Federazione russa. Aumenta anche l’età dei bambini: nel 2017 quasi un bambino su due aveva tra i 5 e i 9 anni al momento dell’ingresso in Italia. Sul calo delle adozioni, riporta il Sir, pesano pesano soprattutto i costi eccessivi e le lungaggini dell’iter.

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