NEWS:

Cesena, bimbo di un anno ricoverato per meningite

Le analisi di laboratorio hanno identificato il meningococco di tipo C, la profilassi è scattata per 34 persone

Pubblicato:22-02-2017 16:23
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:56

sanità_ospedale_corridoio
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

CESENA – Questa volta è Cesena, dopo Rimini, a registrare un caso di meningite in Romagna. Su un bambino di un anno. Nel pomeriggio di domenica scorsa, 19 febbraio, è stato infatti ricoverato nel reparto di Terapia intensiva neonatale dell’ospedale Bufalini un bambino con una sospetta meningite. E le analisi di laboratorio hanno identificato il meningococco di tipo C. Si tratta, spiega l’Ausl Romagna, di un batterio che generalmente si localizza a livello della gola senza determinare alcun tipo di disturbo e solo raramente, in persone che si trovano in condizioni di particolare vulnerabilità, causa delle malattie importanti quali la setticemia o la meningite.

L’infezione si trasmette attraverso le goccioline di saliva a seguito di contatti interpersonali ravvicinati e prolungati e il tempo di incubazione della malattia è di norma di tre, quattro giorni, anche se può variare da due a 10. Per interrompere la circolazione del meningococco ed impedire la comparsa di ulteriori casi di malattia, tra il pomeriggio di domenica e la mattinata di lunedì 20 è stata consegnata la profilassi antibiotica ai contatti stretti, familiari e amici che hanno frequentato il bambino, che non frequenta collettività, nei 10 giorni precedenti per un totale di 34 persone. Il meningococco C è uno dei ceppi contenuti nel vaccino antimeningococcico tetravalente che viene offerto ai bambini tra il 13° e 15° mese. Ma il bimbo, avendo appena compiuto l’anno di età, non era ancora vaccinato per ragioni anagrafiche. Le sue condizioni sono fortunatamente migliorate e sarà quindi trasferito dalla Terapia intensiva al reparto di Pediatria.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it