VENEZIA – “Dalle intercettazioni disponibili al momento sappiamo che l’assessore alla Sanità Luca Coletto ha respinto le pressioni dei corruttori per alcune nomine. Ma perché abbiamo dovuto aspettare un processo per saperlo? Che rapporti aveva l’assessore con queste persone? Fare chiarezza, oltre ad aiutare la giustizia, tutelerà l’immagine di Coletto, una persona che non abbiamo motivo di credere disonesta”. Così il capogruppo M5s in Regione Jacopo Berti, annunciando un’interrogazione. “La sanità italiana è la più corrotta d’Europa dopo la Polonia”, continua il cinquestelle parlando di “bandi scritti ad hoc per rispondere a bisogni appositamente fabbricati, diffusione di informazioni riservate relative ai bandi di gara per favorire alcuni partecipanti” e “assenza di controlli in fase di esecuzione dei lavori”. Berti presenta anche alcune proposte, che dice essere peraltro in linea con le opinioni degli esperti, come “la riduzione della burocratizzazione dei controlli, l’uniformazione delle norme e la valutazione dei risultati delle misure adottate”. Infine, il consigliere cinquestelle ricorda la proposta del movimento di creare “un’agenzia veneta anticorruzione”.
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