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Previsioni positive per l’occupazione a Forlì-Cesena: Già 2.000 assunzioni

FORLI' - Volgono al positivo le previsioni occupazionali per

Pubblicato:22-02-2016 17:11
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:01

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imprese

FORLI’ – Volgono al positivo le previsioni occupazionali per la provincia di Forlì-Cesena. Come registra infatti il sistema informativo Excelsior della Camera di commercio nel primo trimestre dell’anno sono circa 2.000 le nuove assunzioni per un saldo positivo di circa 700 unità. Dunque per i primi tre mesi del 2016 si va verso un incremento tendenziale dei contratti attivati del 26% rispetto al medesimo trimestre del 2015, frutto di un aumento del 45% delle assunzioni direttamente effettuate dalle imprese e di una diminuzione del 4% dei contratti atipici. Il saldo occupazionale atteso è positivo per 720 unità, mentre un anno fa era in territorio negativo per 190. Si tratta della sintesi tra le 1.950 entrate previste di lavoratori e le 1.230 uscite dovute a scadenza di contratti, pensionamenti o altri motivi. Più nello specifico si stimano 350 unità in più per le assunzioni dirette di personale dipendente e 370 per i contratti atipici, in gran parte determinato dai contratti di somministrazione (140) e a progetto (140).

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Nel primo trimestre 2016, in provincia le assunzioni previste di lavoratori dipendenti ammontano a 1.400 unità (il 71,8% del totale), in aumento del 45%. Il 69% delle assunzioni di lavoratori dipendenti saranno effettuate con un contratto a termine; il 34% per attività stagionali, il 19% per la valutazione di candidati in vista di una successiva assunzione stabile, il 13% per la copertura di picchi di attività e infine il 3% per sostituzioni temporanee. Le assunzioni a tempo indeterminato a tutele crescenti o con un contratto di apprendistato saranno, invece, 400, oltre il 28% del totale. Le altre tipologie contrattuali non superano il 3%. A livello di comparti il 65% delle assunzioni è previsto nel settore dei servizi, il 35% nell’industria. Per i primi le assunzioni dovrebbero riguardare in particolar modo il commercio (330 unità, pari al 24% del totale), i servizi alle persone (190 unità, 13%) e le attività turistiche e della ristorazione (150 unità, 10%). Nell’industria prevale il comparto metalmeccanico con 110 unità (7%). I gruppi professionali maggiormente richiesti sono quelli delle professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi (25% delle assunzioni), gli operai specializzati (19,6%), i “conduttori di impianti e addetti a macchinari fissi e mobili” (14,5%), professioni tecniche (11,4%) e impiegati (10,1%).

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Saranno infine pari a 190 unità le assunzioni di figure generiche e non qualificate (13%). Infine rispetto allo scorso trimestre sono rimaste sostanzialmente invariate le difficoltà delle imprese locali nel trovare le figure di cui necessitano: la quota di assunzioni di difficile reperimento si attesta al 16%. Circa un quarto delle assunzioni sarà rivolto a under 30 (il 27% del totale), mentre nel 38% dei casi è richiesto il diploma di scuola media superiore. Le assunzioni delle imprese rivolte preferibilmente al genere femminile sono il 19,3% del totale.

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