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Disabilita’, ‘Babbelish’: giovani attori down in scena. Da domani al teatro Massimo di Palermo 

Il limite stesso dei disabili diventa la vera risorsa, e' occasione di dialogo e arricchisce il senso dell'idea artistica, mettendo in gioco la capacita' degli attori di mostrare la propria sensibilita' al pubblico senza barriere, senza paura

Pubblicato:22-02-2016 14:22
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:01

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dadaPALERMO – Giovani Down attori del teatro contemporaneo con “Babbelish”. L’opera sara’ in scena, infatti, da domani fino a giovedi’ 25, al teatro Massimo di Palermo alle 9.30 e alle 11.30 al teatro Massimo in coproduzione con il teatro Franco Parenti di Milano.

“Babbelish, ovvero i fratelli gabbati” parla di una societa’ addormentata, il cui unico interesse e’ ottenere dosi di tranquillita’ giornaliera. Mr. Babbel scopre che masticare un copertone gli da’ un senso di sazieta’ fisica e mentale. La gomma viene prodotta, venduta e guadagna il mercato perche’ da’ senso di tranquillita’. E’ cosi’ che una societa’ masticante sazia non soltanto lo stomaco ma mette a tacere anche i suoi impulsi intellettuali: la voglia di scoprire cose nuove, di porsi domande, di contestare, di crescere, di creare, di essere visionari. A risvegliare la societa’ dal torpore e dalla dipendenza e’ un gruppo di ominidi di una foresta, apparentemente semplici, apparentemente non evoluti, interpretati da ragazzi con la sindrome di Down. L’opera e’ di Luigi Di Gangi, Giulio Garcia Clavijo, Ugo Giacomazzi con le musiche di Pasquale Corrado, la regia di OperaAlchemica, le scene e costumi di Igor Scalisi Palminteri e l’orchestra e coro del Teatro Massimo.

In scena, tra gli attori interpreti anche i ragazzi della Compagnia Dadalchemici, formata da nove giovani Down che, grazie a un’intensa esperienza creativa e collettiva, hanno intrapreso un importante percorso di crescita, autostima, autonomia, creativita’, capacita’ di ascolto ed espressione, sviluppando una confidenza con il lavoro attoriale di alto livello. “L’opera Babbelish e’ nata pensando proprio a questi ragazzi, al loro atteggiamento, alla loro parola: ognuno di loro e’ attore creativo dello spettacolo – riporta una nota degli organizzatori -. Il lavoro di preparazione all’opera e lo spettacolo intendono contribuire a sviluppare la loro capacita’ di autodeterminazione e mostrare come un lavoro teatrale riesce a mettere in risalto le effettive potenzialita’ del diversamente abile. Il progetto Babbelish, cosi’, sottende il sottile obiettivo di offrire un’espressione nuova al disagio dando voce ai desideri e alle emozioni dei disabili, al linguaggio poetico di cui sono capaci che spesso si esprime con difficolta’ e che il teatro puo’ contribuire a liberare. Il limite stesso dei disabili diventa la vera risorsa, e’ occasione di dialogo e arricchisce il senso dell’idea artistica, mettendo in gioco la capacita’ degli attori di mostrare la propria sensibilita’ al pubblico senza barriere, senza paura“.


Gli studenti che hanno acquistato i biglietti sono stati preparati dall’educational del teatro Massimo ad una partecipazione attiva allo spettacolo; hanno studiato due brani che canteranno insieme agli artisti nel corso dello spettacolo e costruito una barchetta – oggetto di alto valore simbolico nella storia di Babbelish – che approdera’ in teatro, al loro arrivo.

Su www.teatromassimo.it e’ possibile scaricare un modello della barchetta.

(Fonte Redattore sociale)

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