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Fiducia nel futuro e negli adulti? Nei giovani sempre meno. Lo psicologo: “Esempi negativi e confusione su temi cruciali”

Un calo vertiginoso nei giovani della fiducia nel futuro. Lo ha registrato l’Istituto di Ortofonologia di Roma (IdO) ascoltando i giovani studenti di diverse scuole Superiori.

Pubblicato:22-02-2016 10:15
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:01

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Un calo vertiginoso nei giovani della fiducia nel futuro. Lo ha registrato l’Istituto di Ortofonologia di Roma (IdO) ascoltando i giovani studenti di diverse scuole Superiori. Di chi è la colpa? Gli adulti la danno alle precarie condizioni del mondo del lavoro, ma per Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell’età evolutiva, non è così: “I giovani sanno discriminare bene i problemi sociali, relativi alla mancanza di lavoro, dalle condotte ‘sbagliate’ degli adulti”. E, poiché la forma più semplice di apprendimento è l’imitazione, “bisogna dare il buon esempio per far sì che gli adolescenti si adeguino a un comportamento corretto, quale spunto valido su cui costruire il loro futuro”.

Purtroppo però la realtà è ben lontana dal raggiungere questo proposito e basta guardare la televisione per averne una conferma. “Sullo schermo si vedono soprattutto persone che si urlano addosso per evitare che l’altro venga ascoltato- chiosa Castelbianco- questo non è un esempio né di democrazia né di buona educazione. Eppure chi lavora in politica, chi siede in Parlamento o in Consiglio regionale, o comunale, è portatore di un ruolo. Una carica che implicherebbe il possesso di modalità espositive, di apertura a riflessioni molteplici e al confronto, non semplicemente allo scontro”.

Attualmente, le domande dei giovani “ci pongono in serio imbarazzo nel rispondere, e la causa sono proprio i comportamenti ambigui o negativi degli adulti. In questi giorni sono state mescolate questioni che non dovrebbero essere affrontate contemporaneamente: Unioni civili e utero in affitto. Se da un lato è giunto il momento di affermare che le unioni civili esistono e devono essere tutelate (tema già complesso da far comprendere fino in fondo agli adolescenti); dall’altro i giovani s’interrogano sul fatto che grazie alle possibilità economiche una coppia omosessuale abbia la facoltà di diventare genitori utilizzando il corpo di una donna. Innanzitutto- ricorda Castelbianco- non è corretto far passare la donna che dà in affitto il proprio corpo come l’unica responsabile della situazione perché accetta dei soldi. Sono varie le motivazioni che possono portare la gestante a compiere un atto così sconsiderato: avidità, disperazione o incapacità affettiva- continua lo psicologo- ma non viene messo in risalto che la responsabilità maggiore ricade su chi va ad offrire denaro, sapendo che renderà il bambino orfano pur di diventare genitore”.


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Gli adulti offrono quindi un messaggio confuso ai giovani sul tema delle Unioni civili? “Si, non è giusto mescolarlo alla questione dell’utero in affitto. Non si tratta solo di una squallida faccenda economica, ma di un costo morale dal momento che questa vendita creerà volutamente un orfano di madre. Far passare tale messaggio ai giovani, unitamente alle Unioni civili- conclude Castelbianco- significa dire che ciò che fanno gli adulti è confuso e, per alcuni aspetti, anche se sbagliato è sempre lecito”.

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