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Report Consiglio Grande e Generale del 20 dicembre, seduta del pomeriggio

Nel pomeriggio l'esame del provvedimento registra una forte accelerata: non partecipano ai lavori le opposizioni, assenti in Aula, e la

Pubblicato:21-12-2018 13:01
Ultimo aggiornamento:21-12-2018 13:01
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Nel pomeriggio l’esame del provvedimento registra una forte accelerata: non partecipano ai lavori le opposizioni, assenti in Aula, e la sola maggioranza prosegue quindi alla discussione e alla votazione di articoli ed emendamenti.
Nel corso della seduta, viene approvato l’emendamento “articolo 37 bis-Imposta sulla ricchezza detenuta all’estero”” – riformulato e concordato tra maggioranza e Pdcs in mattinata, considerando anche l’emendamento della forza di minoranza, lasciato in sospeso, “31 quinquies- Rafforzamento del sistema finanziario”. Come spiega Roberto Giorgetti, Rf, “sul 37 bis è stata concordata una riformulazione del testo e si è formalizzata una versione coordinata con la proposta del Pdcs per il rafforzamento del sistema bancario”. Il nuovo emendamento prevede che “al fine di perseguire il rafforzamento del sistema bancario sammarinese e contrastare altresì l’omessa dichiarazione dei capitali detenuti all’estero da parte delle persone fisiche, è dato mandato al congresso di Stato, previo ampio confronto con parti politiche, sociali e di categoria, di predisporre apposito decreto delegato, entro il 30 giugno 2019. Il decreto dovrà contemplare agevolazioni inerenti al rafforzamento patrimoniale degli istituti di credito della Repubblica di San Marino, norme che consentono l’emersione volontaria dei patrimoni non dichiarati, misure ed incentivi per l’investimento di capitali in territorio, disciplina delle disposizioni applicative”.
Grande soddisfazione viene espressa in Aula per l’emendamento del governo aggiuntivo all’articolo 37 ter “Risoluzione anticipata della convenzione con Sinpar S.p.A.”. L’emendamento 1) dà mandato al governo di emanare entro il 2019 un decreto per definire la gestione del sistema parcheggi attraverso la costituzione di una società di diritto privato a partecipazione interamente pubblica. 2) Autorizza il governo ad aprire un finanziamente pluriennale con istituti di credito per gli oneri relativi alla risoluzione anticipata della convenzione, per un valore fino a 2 mln di euro. Come sottolinea il Segretario di Stato Nicola Renzi, l’articolo “segna la convinzione di governo e maggioranza di tentare la risoluzione di una questione annosa e gravosa per il Paese”. Renzi ricorda che ogni anno lo Stato versa 1,6 mln di euro a Sinpar: “Siamo l’unico Paese- sottolinea- che dalla gestione dei parcheggi non ha introiti”. Per risolvere la questione, il governo ha attivato un gruppo di lavoro che ha studiato la convenzione: “Oggi siamo determinati nell’andare verso la sua risoluzione- prosegue il Segretario- lo possiamo ottenere tramite mediazione con Sinpar, o stanziando 2 mln di euro che sono la penale in uscita per risolvere la convenzione”. Mimma Zavoli C10 sottolinea l’importanza dell’articolo che rappresenta “un passaggio fortemente auspicato nel tempo anche dal nostro movimento”. Volontà di governo e di Adesso.sm è di “voltare pagina- continua- davanti a una condizione protratta da troppo tempo, iniziata agli albori degli anni ‘ruggenti’ del nosto passato”. Anche per Enrico Carattoni, Ssd, l’emendamento è un “importante punto di svolta”. “Oggi- precisa- a seguito dell’ennesima revisione della Convenzione dell’Ecc.ma Camera e Sinpar. lo Stato ogni anno versa 1,6 mln di euro, più 500 mila euro per il costo dei dipendenti, siamo l’unico paese al mondo che va in rimessa per la gestione dei parcheggi, tra l’altro siamo un paese a vocazione turistica con pargheggi pieni in diversi mesi dell’anno”. Infine, Stefano Palmieri, Rf rimarca l’importanza per la riacquisizione dei parcheggi attualmenti in capo a Sinpar da parte dello Stato che includono anche aree in centro storico che “possono essere utilizzate per creare strutture ricettive”.
Altra novità è introdotta in Finanziaria attraverso l’Emendamento del governo aggiuntivo all’articolo 37 quater- Acquisto di fabbricati da parte di cittadino straniero” che prevede entro il 30 giugno l’emissione di un decreto che disciplini requisiti e modalità per cittadini stranieri di “acquistare fabbricati o porzioni di essi siti in territorio sammarinese e stipulare contratti di locazione finanziaria immobiliare senza necessità della preventiva autorizzazione del Consiglio dei XII”. Emendamento che “va nella direzione della liberalizzazione del mercato immobiliare”, sottolinea il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Nicola Renzi. Lo stesso precisa poi che il provvedimento riguarda non terreni, ma strutture costruite o costruende perciò“non concorrerà ad un ulteriore consumo del territorio”. “Speriamo di ottenere- prosegue- che le procedure per l’acquisto di un immobile- non solo abitativo ma anche produttivo- possa essere fatto senza autorizzazioni preventive e senza vincoli”. Spetterà poi al decreto delegato “stabilire confini e paletti applicativi”. Alessandro Bevitori, Ssd, rimarca come l’articolo sia “un altro tassello nel percorso liberalizzazione e per rendere più competitivo il sistema sammarinese”. Per Lorenzo Lonfernini, Rf, è “giunto il momento di fare questo passo, anche se non a cuor leggero, per cui si dà mandato al governo di fare un decreto che ne definisca le condizioni”. E’ comunque “una cartuccia che non può essere sparata e salve e sprecata- sottolinea- dobbiamo provvedere una norma che raggiunga il risultato con il massimo beneficio per il nostro tessuto economico, senza impatti sull’aspetto sociale”.
Approvato tra gli altri anche l’Articolo 43 “Convertibilità credito di imposta”, che impone il divieto di convertire in titoli del debito pubblico il credito di imposta concesso ad istituti bancari. E con cui si recepisce, spiega il Segretario di Stato per le Finanze Eva Guidi, il quesito referendario recentemente ammesso dal Collegio Garante: “Governo e maggioranza concordano con il quesito proposto- prosegue- sia per evitare la celebrazione del referendum, sia per evitare il dispendio di fondi conseguenti, si è pensato bene di introdurre in Finanziaria l’articolo per superare il problema recependone i contenuti”.
La seduta del pomeriggio prosegue oltre l’orario per consentire l’esame degli ultimi articoli rimasti e degli allegati. Infine, si giunge alla dichiarazione di voto di Roberto Giorgetti, Rf, per la maggioranza: “Dopo questa lunga maratona consiliare, l’approvazione della legge è un risultato utile per il paese, portato a termine, seppure con difficoltà evidente”. Il capogruppo di Rf sottolinea poi l’apertura di maggioranza e governo “a recepire contributi di chiunque volesse migliorare il progetto del bilancio di previsione”, testimoniata “dalla volontà espressa di accogliere 30 emendamenti dell’opposizione”. Ma non è bastato a far desistere le opposizioni da uscire dall’aula nell’ultima fase dei lavori. “Abbiamo espresso- puntualizza infine Giorgetti- il nostro rifiuto ad accettare ricatti, quando non si trattavano di contributi per migliorare il bilancio”. Si procede alla votazione: il Bilancio previsionale 2019 è legge con il voto della sola maggioranza. Si conclude così, con un giorno in anticipo, l’ultima sessione consiliare del 2018.

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