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Cooperazione, Giro: “Scommessa su Africa, giovani e società civile”

ROMA - "Sviluppo dell'imprenditorialita' africana, sostegno alla societa'

Pubblicato:21-12-2017 17:40
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:01

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ROMA – “Sviluppo dell’imprenditorialita’ africana, sostegno alla societa’ civile e ‘partenariato della conoscenza’, con i giovani in primo piano”: sono queste, spiega alla DIRE il vice-ministro degli Esteri Mario Giro, le linee guida degli interventi approvati oggi nella sede del Comitato congiunto per la cooperazione.

Uno degli impegni di fondo e’ il sostegno alla capacita’ giovanile africana, il tema del Summit Ue-Africa di Abidjan” sottolinea Giro, che a fine novembre era in Costa D’Avorio. Secondo il vice-ministro, “il sostegno all’imprenditoria anima i progetti approvati per il Mali, il Burkina Faso, la Tanzania e la Somalia”.


L’appoggio alla societa’ civile e’ la chiave di altri interventi finanziati in Mozambico e soprattutto dell’incremento di circa due milioni di euro della dotazione per cinque proposte delle ong per l'”educazione alla cittadinanza globale”. Un altro pilastro dei progetti approvati dal Comitato congiunto e’ il “partenariato della conoscenza”, un programma di borse di studio per le universita’ dei Paesi in via di sviluppo che sara’ gestito dagli atenei italiani. Previsto un finanziamento di quasi quattro milioni di euro. “L’obiettivo – spiega Giro – e’ creare legami stabili a livello internazionale, anche attraverso una rete di alunni”.

Al Comitato congiunto, l’ultimo del 2017, hanno lavorato l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) e la Direzione generazione per la cooperazione allo sviluppo (Dgcs) del ministero degli Esteri. Il via libera ha riguardato nel complesso progetti per un valore di 165 milioni di euro, dei quali 85 milioni a credito di aiuto.

Gli interventi approvati riguardano l’Africa e l’Asia, passando per il Medio Oriente. In Mali, con uno stanziamento di due milioni e mezzo, si finanziera’ un incubatore di sviluppo di Pmi agricole del Sahel che si trova a Bamako. Sempre in Mali, con un credito di aiuto di nove milioni, si puntera’ alla creazione d’impiego giovanile nella regione di Kayes attraverso un piano di intervento idraulico su 3.000 ettari per la coltivazione di gomma arabica. Il progetto dovra’ garantire lavoro a circa 1.500 giovani in modo stabile e a circa 3.000 stagionali.

Per l’Etiopia e’ stato invece approvato un intervento da 17 milioni per il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie nei centri urbani. Si realizzeranno infrastrutture per lo smaltimento di acque reflue nelle citta’-satelliti di Addis Abeba. Si tratta di un credito a 30 anni a tasso zero, dal quale potrebbero trarre beneficio piu’ di 420mila persone. Forte la componente femminile, con posti di lavoro anche per la manutenzione delle opere.

Altro progetto in Burkina Faso, per il rafforzamento della competenze degli artigiani con la realizzazione del Centro nazionale di appoggio alla trasformazione artigianale del cottone (Cnatac). Lo stanziamento, concordato con il ministero dell’Industria di Ouagadougou, sfiora i cinque milioni. Si tratta della realizzazione della promessa italiana fatta alla Conferenza di Parigi del dicembre 2016. Il Centro si rivolge a 1000 artigiani del tessile e ad altrettanti apprendisti.

In Mozambico si puntera’ sul progetto ‘Ilumina’, finalizzato a garantire accesso all’energia per lo sviluppo locale e l’empowerment delle donne. Autorizzato uno stanziamento da 5.128.500 per la riallocazione delle risorse a sostegno del bilancio di Maputo. Ci si concentrera’ sull’energia per favorire la diffusione di “mini-grid” in Zambesia e a Capo Delgado. In Somalia, invece, si punta sullo sviluppo di filiere produttive agro-tecnologiche. Con uno stanziamento da tre milioni il focus sara’ sulle regioni centro-meridionali.

Sempre in Africa orientale, in Tanzania, si interverra’ a sostegno dell’istruzione superiore tecnico-professionale. Autorizzato un credito di aiuto da 19.790.400 euro. Il lavoro si concentrera’ sul Dar es Salaam Institute of Technology (Dit), l’Arusha Technical College (Atc), la Mbeya University of Science and Technology (Must) e il Karume Institute of Science and Technology di Zanzibar (Kist). L’obiettivo e’ l’acquisto di attrezzature per rivitalizzare la lavorazione del cuoio anche attraverso il contatto con i distretti italiani per il trasferimento di competenze.

Piu’ a sud, in Mozambico, via libera a un programma per la prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili. Lo stanziamento e’ di 7.503.000 euro.

Al Comitato hanno ottenuto il via libera anche progetti per l’Asia e il Medio Oriente. In Afghanistan si punta su ‘Wash’, con quattro milioni per lo sviluppo “inclusivo e sostenibile” della popolazione delle province di Herat, Farh, Ghor e Bamyan. L’impegno e’ costruire mille punti di raccolta dell’acqua in 240 villaggi, a beneficio di circa 210.000 persone.

In Libano, con uno stanziamento da un milione e mezzo, si sosterranno i servizi di ospedalizzazione per i bambini palestinesi. Il programma coprira’ le spese di ricovero di 7.000 minorenni negli ospedali convenzionati con l’Unrwa, l’Agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa). In Siria, infine, previsto un contributo da un milione. Il programma si rivolge a mille famiglie di agricoltori guidate da donne nella regione di Dar’a.

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