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Intesa Sanpaolo, novemila uscite volontarie e 1.500 assunzioni per i giovani

'Abbiamo raggiunto un Accordo di importanza rilevante in maniera pienamente condivisa con tutte le Organizzazioni Sindacali', spiega il Consigliere Delegato e Ceo Carlo Messina

Pubblicato:21-12-2017 09:14
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:00

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ROMA – Intesa Sanpaolo, in seguito ad accordi sindacali, prevede di procedere a novemila uscite volontarie. Contemporaneamente, annuncia di avere un piano rivolto ai giovani che prevede 1.500 nuove assunzioni.

ACCORDO CON SINDACATI, 9 MILA USCITE VOLONTARIE

Intesa Sanpaolo ha concluso un accordo con le Organizzazioni Sindacali che fa seguito a quanto già concordato in relazione all’acquisizione dei rami di attività delle ex Banche Venete (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca) e che prevede in particolare la disponibilità del Gruppo a: accogliere tutte le domande di uscite volontarie pervenute, presentate da circa 7.500 persone nell’ambito del Fondo di Solidarietà, con le ultime uscite previste entro il 30 giugno 2020; procedere a 1.000 nuove assunzioni a tempo indeterminato, prestando attenzione alla Rete, alle Aree svantaggiate del Paese e ai nuovi mestieri, comprese assunzioni di categorie protette (collocamento obbligatorio) e tenendo conto delle persone con contratto a tempo determinato ad oggi in servizio; procedere a 500 nuovi inserimenti con contratto misto, ovvero contratto combinato tra rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato part time e rapporto di lavoro autonomo in capo alla stessa persona, per svolgere attività di consulente finanziario previa iscrizione all’Albo Unico dei Consulenti Finanziari.

Pertanto, le uscite volontarie complessive saranno pari a circa 9.000 persone, di cui:


1.500 provenienti dal Gruppo Intesa Sanpaolo che hanno già maturato i requisiti pensionistici, entro il 31 dicembre 2018;

1.000 provenienti dalle ex Banche Venete e 3.000 dal Gruppo Intesa Sanpaolo nell’ambito del Fondo di Solidarietà, entro il 30 giugno 2019, ai sensi del contratto di acquisizione dei rami di attività di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca firmato il 26 giugno 2017;

3.500 provenienti dal Gruppo Intesa Sanpaolo nell’ambito del Fondo di Solidarietà, entro il 30 giugno 2020.

Il differimento delle uscite fino al 30 giugno 2020 e la riduzione della permanenza media nel Fondo di Solidarietà consentono di ottimizzare gli oneri per le uscite volontarie previsti a carico del Gruppo Intesa Sanpaolo da contabilizzare nel quarto trimestre 2017, che ammontano a circa 45 milioni di euro al netto delle imposte.

Le assunzioni si vanno ad aggiungere alle 150 già concordate con le Organizzazioni Sindacali il 1° febbraio 2017 e alle circa 100 assunzioni a tempo indeterminato rivolte ai tempi determinati in servizio presso i rami di attività delle ex Banche Venete al 25 giugno 2017. Con l’accordo odierno si prevedono risparmi nelle spese del personale a regime (dal 2021) complessivamente pari a circa 675 milioni di euro annui.

MESSINA: NUOVO PIANO RIVOLTO A GIOVANI, 1.500 ASSUNZIONI

“Abbiamo raggiunto un Accordo di importanza rilevante in maniera pienamente condivisa con tutte le Organizzazioni Sindacali. Ciò grazie alla qualità delle persone della nostra Banca e dei rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali che hanno concluso con successo la trattativa”. Cosi’ il Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina.

Intesa Sanpaolo, prosegue, “mette sempre al centro le persone e la tutela dell’occupazione: il fatto che tutte le uscite previste, comprese quelle del personale proveniente dalle ex Banche Venete, siano volontarie rappresenta uno degli aspetti significativi che qualifica questo accordo. L’altro è rappresentato del programma rivolto ai giovani e finalizzato a 1.500 assunzioni, con l’obiettivo di dare grande attenzione ai nuovi mestieri e alle aree più svantaggiate del Paese. Un Paese che mostra evidenti segni di ripresa e che può contare sull’acceleratore della crescita rappresentato da Intesa Sanpaolo, una banca dell’economia reale a sostegno delle famiglie e delle imprese”.

“Quello raggiunto oggi è un passo molto importante in vista del Piano Industriale che verrà presentato agli inizi del nuovo anno: le sfide che abbiamo di fronte sono di notevole complessità, siamo convinti che – nell’affrontarle – Intesa Sanpaolo si confermerà tra le migliori banche in Europa”, conclude Messina.

 

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