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‘Con l’Hiv non si scherza’: ecco la campagna del ministero della Salute

Lorenzin: "Oggi meno test, ci arrivano più pazienti con Aids conclamato"

Pubblicato:27-11-2017 14:06
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:56

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ROMA – “Riuscire a ritrasmettere un’informazione corretta sull’Hiv (e sulle malattie sessualmente trasmissibili) e la consapevolezza della necessita’ della prevenzione” e’ l’obiettivo della campagna ‘Con l’Hiv non si scherza, proteggi te stesso e gli altri’ promossa dal ministero della Salute e presentata dal ministro Beatrice Lorenzin. Proteggersi e conoscere i rischi significa avere “amore per se stessi e per il proprio partner” ha sottolineato Lorenzin, spiegando che la campagna verra’ diffusa sul web e in tv: “É delicata, abbiamo usato l’arma dell’ironia e non quella della paura perche’ crediamo funzioni di piu'”.


Per l’Oms l’Hiv continua a rappresentare un serio problema di sanita’ pubblica

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanita’ l’Hiv continua a rappresentare un serio problema di sanita’ pubblica. Un problema attuale e sottovalutato che conta in Italia 3.451 nuove diagnosi di infezione da Hiv nel 2016. Un dato – diffuso dall’Istituto superiore di sanita’ – che corrisponde a 5,7 nuovi casi per 100 mila residenti. Dunque le malattie sessualmente trasmissibili sono piu’ diffuse di quanto si pensi e la mancanza di consapevolezza – specie tra i giovani – e’ un dato che preoccupa. Preoccupa perche’ non conoscere i rischi di un rapporto non protetto espone maggiormente i ragazzi a non proteggersi durante i rapporti sessuali. Per questo la campagna di comunicazione e’ stata fortemente voluta e differenziata in base al target. Per la popolazione generale e adulta sono stati realizzati spot televisivi con la partecipazione di Dario Vergassola e Giulia Michelini. Nelle due versioni, maschile e femminile, i protagonisti sono in bagno davanti allo specchio mentre si preparano per una uscita galante. Escono portando un preservativo, ricordando agli spettatori che usandolo potranno proteggere se stessi e gli altri. Gli spot saranno trasmessi a partire dall’1 dicembre. Per i giovani la campagna verra’ diffusa sul web, attraverso i canali youtube di famosi youtuber amati dai ragazzi: Willwosh-Daniele Doesen’t Matter e i The Show. Saranno loro a lanciare dei video messaggi sottolineando l’importanza di una corretta informazione scientifica e dell’adozione di valide misure di prevenzione.

Negli anni sono aumentati i casi per trasmissione sessuale

“Noi siamo stati terrorizzati dall’Aids- ha raccontato Dario Vergassola- poi c’e’ stato l’abbandono di questo tipo di problema, e con i nostri figli non sappiamo mai come comportarci per dirgli di fare attenzione”. A presentare gli ultimi dati Giovanni Rezza del dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanita’. Negli anni si e’ osservato un aumento dell’eta’ media alla diagnosi, nonche’ un cambiamento delle modalita’ di trasmissione: diminuisce la proporzione di consumatori di sostanze per via iniettiva, ma aumenta la proporzione dei casi attribuibili a trasmissione sessuale, in particolare tra maschi che fanno sesso con maschi. Nel 2016 sono stati segnalati al centro operativo Aids 778 casi, pari a 1,3 nuovi contagi per 100 mila residenti. Oltre il 50% dei casi di Aids segnalati nel 2016 era costituito da persone che non sapevano di essere positive all’Hiv. Secondo un’indagine pilota condotta su 131 uomini che dichiarano di avere rapporti con persone dello stesso stesso, Telefono Verde Aids e Ist hanno rilevato che il rischio corre sempre piu’ sul web: meta’ del campione si rivolge ad app e siti d’incontri e il 24,4 % ha dichiarato di aver avuto un’infezione a trasmissione sessuale, mentre il 68,5% ritiene di essere “per niente o poco a rischio per infezioni sessualmente trasmesse”.


Lorenzin: “Su Aids dobbiamo riattivare l’allarme”

“I dati ci preoccupano per il trend che ci puo’ essere nel prossimo futuro. Ci troviamo in una situazione completamente diversa dagli Anni 80, pero’ abbiamo registrato un incremento dell’Aids e delle malattie sessualmente trasmissibili. Incremento dovuto, nella maggior parte dei casi, ad un abbassamento della percezione del rischio, con comportamenti non corretti e non protetti, che portano all’insorgenza di malattie in alcuni casi veramente gravissime e altre di cui non avevamo piu’ neanche la contezza, come la sifilide e la gonorrea. Dobbiamo rialzare immediatamente il livello di attenzione rispetto alle malattie sessualmente trasmissibili che, ricordo, sono uno degli elementi principali per un corretto stile di vita e per guadagnare salute”. Cosi’ il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, a margine della presentazione di ‘Con l’Hiv non si scherza, proteggi te stesso e gli altri’, la campagna promossa dal ministero della Salute per diffondere la consapevolezza della necessita’ della prevenzione rispetto all’Aids e alle malattie sessualmente trasmissibili.

“È salita l’eta’ media in cui viene fatta la diagnosi e questo e’ un altro problema- aggiunge- Prima c’era un’attenzione maggiore, si ricorreva ai test e a ci arrivavamo persone che avevano contratto l’Hiv ma non avevano ancora l’Aids in modo conclamato. Oggi purtroppo ci arrivano pazienti, anche molto giovani, che hanno gia’ l’Aids conclamato, con tutto cio’ che vuol dire dal punto di vista della terapia. È molto meglio intercettare il paziente prima che si manifesti la malattia nella sua interezza per poter agire con nuovi farmaci e, quindi, avere una vita sicuramente migliore. Dall’altra parte c’e’ la prevenzione, quindi una maggiore consapevolezza dei fattori di rischio, di come si puo’ trasmettere la malattia, che la malattia non e’ scomparsa e che l’unico modo per combatterla veramente e’ proteggersi”.

E sul basso livello di consapevolezza sui rischi che si corrono rispetto alle malattie sessualmente trasmissibili e sull’Aids il ministro sottolinea: “È come se fosse scomparsa dall’orizzonte. Non e’ cosi’ ed e’ il motivo per cui con il ministero abbiamo pensato ad una serie di campagne modulate su diverse fasce d’eta’ e sensibilita’ per cercare di riattivare un allarme in questo senso. I dati sulla mortalita’ fortunatamente rientrano in un ambito fisiologico, perche’ i farmaci a disposizione permettono di avere una vita non semplicissima e di cronicizzare la malattia. Molti non fanno i test per paura e invece avere farmaci e accesso alle terapie e’ estremamente importante. Non si scherza con l’Hiv, non si scherza con le malattie sessualmente trasmissibili, bisogna proteggere se stessi e gli altri, avere rispetto di se’ e del partner. L’unico modo che abbiamo per evitare che queste malattie rientrino nelle nostre vite- conclude- e’ fare prevenzione, essere consapevoli e responsabili”.

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