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Basta violenza sulle donne, a ‘casa’ Totti l’evento per ricordare Sara Di Pietrantonio

Boschi: 'Abbiamo fatto questa scelta anche perché tutta la città di Roma ha voluto ricordare Sara'

Pubblicato:23-11-2017 15:20
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:55

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ROMA –  Una di quelle volte in cui il calcio è veramente di tutti. Anzi, di tutte: delle donne vittime di violenza, delle vittime del femminicidio, di Sara Di Pietrantonio. Proprio pensando a lei è stata organizzata una partita di calcio, una festa più che una sfida, che ha visto di fronte la Nazionale magistrati capitanata da Luca Palamara e una rappresentativa mista formata da attori ed ex calciatori. L’evento si è disputato sul campo della scuola calcio Longarina, quella dell’ex capitano della Roma Francesco Totti che ha subito dato la disponibilità ad ospitarlo.

Sugli spalti ad assistere all’evento tantissimi giovani studenti romani, oltre alla sottosegretaria per le Pari opportunità, Maria Elena Boschi, che ha preso parte alla conferenza stampa pre-gara nell’inedito ruolo di moderatrice. “Basta violenza e basta casi come quelli di Sara”, è stato il pensiero comune degli ospiti presenti.


BOSCHI: MAI PIU’ FEMMINICIDI, IMPEGNO DI TUTTI

“Ringrazio Francesco Totti per aver messo a disposizione il centro per poter organizzare questa partita di calcio”, ha detto Boschi. Sugli spalti tantissimi giovani studenti romani che in questi mesi “hanno lavorato a dei progetti contro la violenza sulle donne e contro la discriminazione. Arrivano a questa partita preparati grazie al lavoro fatto dagli insegnanti in questi mesi su questi temi”.

Continua Boschi: “Abbiamo fatto questa scelta anche perché tutta la città di Roma ha voluto ricordare Sara. È una partita che in qualche modo vuole ricordare tutte le donne vittime di femminicidio, le donne, le ragazze vittime di violenza”. Ma questa partita ha voluto rappresentare “un impegno di tutti noi per dire mai più altre vittime, mai più altre storie come quella di Sara”.

LA GIORNATA

Oltre al padrone di casa Francesco Totti, c’erano il dirigente della Lazio Angelo Peruzzi, l’ex calciatore Simone Perrotta e la mamma di Sara, Concetta Raccuia. Per Perrotta “è doveroso essere qui, perché nonostante le leggi e le manifestazioni i dati sulla violenza sulle donne aumentano, non diminuiscono. Forse non è stato fatto abbastanza o si poteva fare di più. Noi sappiamo che come sistema calcio possiamo fare tanto, perché parte tutto da una questione di rispetto per il prossimo. Se riuscissimo a infondere ai ragazzi il valore del rispetto per la vittoria, per la sconfitta, per l’avversario, penso che poi questo rispetto appreso all’interno del rettangolo di gioco possa riversarsi anche nella vita”.

Emozionato anche Peruzzi: “Sono orgoglioso e onorato di essere qui. Parlo a nome della Lazio e del suo presidente. Mi auguro che anche in occasioni del genere, il calcio possa far superare questi ostacoli che all’apparenza dovrebbe sembrare minimo, invece siamo nel 2017 ed è inaccettabile che si parli ancora di certe disparità. Speriamo che il calcio e lo sport siano un buon viatico per risolvere la cosa”.

Incredibile la partecipazione sugli spalti dei tantissimi giovani corsi per poter vedere dal vivo i propri beniamini. Entusiasmo per Totti, che ha dato il calcio d’inizio alla sfida. Prima un lungo striscione che recitava: ‘Siamo tutti Sara’.

LA MAMMA DI SARA DI PIETRANTONIO: “E’ IMPORTANTE RICORDARE LA SUA MEMORIA”

“Grazie alle autorità che hanno permesso questo evento, grazie a chi ha messo a disposizione questo posto, per me è importante ricordare la sua memoria. Questo è un messaggio forte, è importante che i ragazzi siano sensibilizzati. Questo momento mi riscalda il cuore”, ha detto Concetta Raccuia, la mamma di Sara Di Pietrantonio.

TOTTI: E’ ORA DI DIRE BASTA, E SPERIAMO MESSAGGIO ARRIVI

“Speriamo che questo messaggio arrivi”, ha detto l’ex capitano della Roma, oggi dirigente della società giallorossa, Francesco Totti.

Totti ha ringraziato tutti i presenti a questa “giornata bellissima. Certi fatti dispiacciono e speriamo non succedano più. Le donne vanno aiutate, siamo tutti dalla stessa parte. La vita è una e bisogna godersela fino in fondo. Per questo facciamo un appello forte e sentito”.

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