NEWS:

Marocco. Vendeva prodotti scaduti per finanziare Is, condannato

Il ministero degli Interni sospetta che l'uomo, oltre al commercio dei prodotti scaduti, abbia agito anche come reclutatore di nuove leve da inviare per rimpolpare le file degi guerriglieri di Daesh

Pubblicato:21-12-2015 16:52
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:44

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Devolvere i proventi della vendita di prodotti alimentari scaduti per finanziare lo Stato islamico. Non si tratta di una metafora, ma di un fatto realmente avvenuto in Marocco, il cui autore, un imprenditore- di cui le fonti locali non rivelano l’identita’- e’ stato arrestato e condannato dalla giustizia a scontare quattro anni di carcere, e a pagare una multa di 500mila dirham (circa 46mila euro).

cibo scaduto

Il ministero degli Interni sospetta che l’uomo, oltre al commercio dei prodotti scaduti, abbia agito anche come reclutatore di nuove leve da inviare per rimpolpare le file degi guerriglieri di Daesh. L’imprenditore era in possesso di vari depositi nel paese: a Tangeri, Marrakech, Al-Hoceima, Ouarzazate e Oujda. Qui avveniva lo stoccaggio dei prodotti, sui quali la data di scadenza veniva modificata per poter essere reimmessi sul mercato. La polizia ha sequestrato in totale 130 tonnellate di alimenti e due camion impiegati per il trasporto.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it