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Musica, nasce il portale del jazz. Franceschini: “Utile e straordinario”

ROMA - Oltre 1.900 artisti, 570 tra band, orchestre e collettivi, più di 280 festival e rassegne e

Pubblicato:21-12-2015 13:45
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:44

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ROMA – Oltre 1.900 artisti, 570 tra band, orchestre e collettivi, più di 280 festival e rassegne e circa 80 club. E ancora, 700 strutture tra scuole di musica, Conservatori e associazioni di musicisti, 900 concerti e oltre 470 luoghi di spettacolo. E’ ItaliaJazz.it, il nuovo portale dedicato al mondo del jazz italiano e alla sua promozione.

Non solo network “dinamico e aperto agli operatori”, il nuovo portale è stato ideato dall’associazione I-Jazz ed è destinato a diventare “la nuova casa” di artisti, strutture organizzative e pubblico. La sua porta sarà “aperta per chiunque vorrà entrare e fare un viaggio nella nostra musica, il jazz italiano”, ha detto Paolo Fresu, tra i jazzisti italiani più conosciuti intervenuto oggi alla Casa del jazz di Roma per la presentazione del portale. “Abbiamo tantissimi giovani incredibili e il portale offrirà anche a loro una opportunità virtuale per essere visibili all’esterno”, ha aggiunto Fresu.

Il sito è pensato come un grande database che mette in collegamento tutti i vari attori del mondo jazzistico, dagli organizzatori alle scuole di musica, dalle istituzioni pubbliche e private agli artisti, le etichette discografiche, ma anche tutti gli eventi in programma in tutto il Paese, dai festival alle rassegne. Con ItaliaJazz.it “si ha la dimostrazione della forza straordinaria del jazz italiano”, ha detto Franceschini, secondo il quale il portale “è una cosa straordinaria, perché offre a tutti gli appassionati e ai turisti che vengono nel nostro Paese un luogo in cui avere tutto il jazz italiano. E’ la dimostrazione di che cos’è l’Italia quando si mette tutto insieme. Dobbiamo essere orgogliosi. Lo presenteremo a Brema ad aprile”.


Franceschini ha poi ricordato che il nuovo portale dedicato al jazz italiano ha ricevuto il sostegno del Mibact attraverso il bando da 500mila euro per la diffusione del jazz italiano: “Mi fa piacere che sia servito a questo- ha detto- lo ripeteremo e lo renderemo permanente. Questo esperimento sul jazz sarà utile anche per altri settori, perché non fare per esempio un portale che unisca l’offerta dell’Opera italiana?”.

La Casa del jazz di Roma sia “il luogo simbolo di tutto il jazz italiano”, ha poi commentato il ministro. “Penso che sia un luogo talmente importante e simbolico che può essere sempre di più il riferimento di tutto il jazz italiano- ha detto il ministro- Le associazioni sono disponibili a collaborare su questo, e il ministero e’ qua. Lavoreremo con il Comune di Roma per dare una mano e per far fare a questo luogo un ulteriore salto di qualità. Portale e Casa del jazz”. Secondo Franceschini bisogna dunque “far diventare la Casa del jazz un luogo per tutto il jazz italiano. Dietro c’è una storia importante, sapete che ci sono state delle difficoltà nel rapporto con il Comune, anche a causa dei tagli. Ma credo che questo luogo debba essere qualcosa più della casa del jazz romano, ma può diventare il luogo di raccordo e il simbolo di tutto il jazz italiano. Vedremo come lavorare in questo senso“.

di Nicoletta Di Placido, giornalista professionista

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