NEWS:

Disabilità, sul Titano presentate le poesie di Franceschelli

SAN MARINO - Quando la disabilità non ferma la

Pubblicato:21-10-2016 17:35
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:12

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

sm_fraceschelliSAN MARINO – Quando la disabilità non ferma la voglia di comunicare e fare poesia. Anche questo è “La bambina che voleva leggere e scrivere“, ultima opera di Sabrina Franceschelli, presentata ieri alla biblioteca di Stato di San Marino, per iniziativa promossa dal Comitato Paralimpico sammarinese, in collaborazione con gli Istituti Culturali e la Biblioteca di Stato. Autrice dell’opera, pubblicata a cura di Bellavista Associazione, è “una giovane donna– spiega la nota congiunta di Comitato paralimpico e Istituti culturali- nata a Bologna nel febbraio 1973, con disabilità psichica, ma in possesso di grandi doti letterarie e con grande voglia di scoprire, leggere e sapere, che nella scrittura ha trovato una via per esprimere il proprio disagio e la vastità del proprio mondo interiore”. “Abbiamo accettato con piacere la proposta del Comitato Paralimpico– spiega Paolo Rondelli, direttore degli Istituti culturali di San Marino- perché abbiamo come fine quello di promuovere la lettura, anche e soprattutto socialmente consapevole”. Nel corso della presentazione la stessa autrice racconta un po’ di sè: “Ho cominciato a scrivere nel 1994, in particolare l’8 marzo– spiega- giorno della Festa della Donna, durante il conflitto balcanico nella ex Jugoslavia ed è stata come un’esplosione, perché prima tenevo tutto dentro. Da allora scrivere è un qualcosa di vitale, che mi serve”. Franceschelli, già autrice di una sua prima antologia poetica nel 2007, ad oggi è seguita dall’associazione Bellavista, come spiega Tiziana Marongiu.

“Dal 2014 la stiamo accompagnando in questo percorso come associazione che si occupa di cultura in modo trasversale- chiarisce- un percorso iniziato con la pubblicazione della prima raccolta poetica e da cui è stato tratto anche uno spettacolo teatrale, andato in scena a Ferrara”. Il messaggio che l’associazione vuole mandare attraverso l’esempio di Sabrina è che “non ci si deve vergognare di avere in famiglia una disabilità– spiega Marongiu- sono persone che hanno diverse caratteristiche e qualità nel loro essere umano. In tal senso noi parliamo di ‘progetto Sabrina’, considerandola una sorta di portabandiera per tanti altri ragazzi”. A dare lettura di alcuni passaggi del libro è l’attrice Alessia Passarelli che cura la regia dello spettacolo tratto dai testi dell’autrice bolognese. Uno spettacolo, spiega la stessa, che potrebbe approdare in futuro anche sul Titano, dove intanto grazie all’impegno del Comitato Paralimpico Sammarinese “La Bambina che voleva leggere e scrivere” arriverà già nei prossimi giorni in tutte le scuole. Mentre a San Marino Franceschelli tornerà in primavera ufficialmente invitata, in chiusura dell’incontro in Biblioteca, da Maria Rita Morganti, segretario generale del Comitato Paralimpico, al Forum sulle Diversità che si svolgerà il 3 e 4 aprile del prossimo anno per portale la sua significativa testimonianza.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it