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A Tor Vergata nella sede dell’Asi nasce il laboratorio del futuro: è il progetto del Ket-Lab

Il Ket Lab è un altro tassello nella strategia che porta le piccole e media imprese italiane sulle nuove frontiere tecnologiche del settore aerospaziale

Pubblicato:21-10-2015 10:53
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:40

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tecnologiaROMA – Un avveniristico laboratorio di circa 2000 metri quadrati all’interno della sede dell’Asi (Agenzia Spaziale Italiana) a Roma Tor Vergata: è il progetto del Ket-Lab, che diventerà a breve il primo polo scientifico italiano ad alto tasso di innovazione scientifica, interdisciplinarietà e di trasferimento di tecnologie aerospaziali all’attività di ricerca e sviluppo delle medie e piccole aziende. Il progetto, che conferma il Lazio- e in particolare l’area di ricerca di Tor Vergata- nel ruolo di leader dell’innovazione di settore, è  al centro dell’accordo di collaborazione siglato tra Hypathia- consorzio che raggruppa enti di ricerca, università e imprese nato all’interno del Parco Scientifico del secondo ateneo romano – e Asi.

Si tratta, nel complesso, di un  investimento di oltre 10 milioni di euro che i vede coinvolti i due soggetti firmatari e le reti di collaborazioni scientifico-commerciali che a loro fanno capo. Il consorzio dell’area tuscolana di ricerca fornirà apparecchiature e strumentazioni per un valore complessivo di 4 milioni di euro, 35 contratti a giovani ricercatori con una media di età di 32 anni e un accordo commerciale del valore di 4,5 milioni di euro con l’azienda francese Poly-Shape Italia, che realizzerà il primo laboratorio italiano di fabbricazione additiva, tecnica di produzione di prototipi a partire da modelli 3D. Una tecnologia all’avanguardia che a partire da ottobre sarà a disposizione di biologi, ingegneri, fisici e chimici, per lo sviluppo di progetti industriali nel campo aerospaziale.

“Il Ket Lab è un altro tassello nella strategia che porta le piccole e media imprese italiane sulle nuove frontiere tecnologiche del settore aerospaziale– afferma il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Roberto Battiston- Si tratta di un obiettivo importante per la costruzione della Space Economy, l’insieme dei beni e dei servizi, delle applicazioni che saranno la chiave del nostro sviluppo futuro”.


“La reindustrializzazione che abbiamo in mente mira a ricollocare il sistema produttivo laziale sul campo delle nuove tecnologie e della catena internazionale del valore- conclude l’assessore allo Sviluppo Economico e Attività Produttive della Regione Lazio, Guido Fabiani- e quindi, in quest’ottica non posso che accogliere con molto favore la nascita di questo laboratorio congiunto nel quale ricercatori e imprese potranno studiare assieme le applicazioni delle Key Enabling Technologies. Un’esperienza dalla quale ci aspettiamo molto e che, ne sono certo, sarà la prima risposta strutturale e non episodica alla necessità di affrontare il tema del trasferimento tecnologico verso il mondo produttivo”.

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