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Roma. Alla Bocca della Verità la protesta dei camion bar: “Marino ci ha ridotti alla fame”

ROMA - 'Con Marino, Leonori e Pucci a Roma vince l'abusivismo'. I camion bar di Roma tornano a

Pubblicato:21-07-2015 10:42
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:27

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ROMA – ‘Con Marino, Leonori e Pucci a Roma vince l’abusivismo’. I camion bar di Roma tornano a manifestare contro il provvedimento capitolino che lo scorso 10 luglio ne ha imposto lo spostamento da Colosseo, Fori Imperiali e tutto il Tridentissimo.

Nel frattempo, però, gli ambulanti hanno incassato la sentenza della Corte costituzionale che ha definito illegittimi gli articoli delle norme nazionali che dispongono la revisione del commercio su area pubblica intorno ai monumenti.

Protesta Camion Bar


Questa mattina i titolari delle licenze hanno portato di nuovo i loro mezzi, una decina in tutto, in piazza Bocca della Verità. Da qui, una delegazione partirà alla volta di via di San Michele, dove ha sede la Soprintendenza statale che siede al tavolo sul decoro con il Campidoglio, quello che ha deciso lo spostamento degli ambulanti.

“Chiederemo di rivedere il piano, perché noi aspetteremo la decisione del Tar che arriverà il 29 luglio. Se il Tribunale ci darà ragione, dopo non saremo più disposti a trattare. Facciamolo ora, e’ meglio per tutti”.

Protesta Camion Bar

Alfiero Tredicine, presidente di Apre Confesercenti e storico leader degli ambulanti romani, e’ circondato dai colleghi arrivati qui con i loro mezzi su cui hanno issato bandiere tricolore e manifesti con le scritte ‘Il solletico per gli abusivi la ghigliottina per i regolari’ e ‘Nuovo disoccupato perché licenziato dal sindaco Marino’.

Più in alto, davanti all’ingresso laterale dell’assessorato al Commercio, gli ambulanti hanno sistemato lo striscione ‘Con Marino, Leonori e Pucci vince l’abusivismo’.

Questa mattina, dice Tredicine, “abbiamo fatto questa nuova iniziativa di protesta per dire che gli operatori continuano a rimanere sul tema, perché sono stati sfrattati e messi alla fame. Quanto può durare questa ‘dieta’? Alcuni sono destinati a morire. Per quanto possano essere ottimi amministratori, nessuno lo mette in dubbio, il problema c’è: Marino ha messo alla fame gli operatori”.

Tutti vicino a lui parlano delle nuove postazioni. Raccontano che “a Testaccio ci hanno tirato le uova e ci hanno minacciato di dare alle fiamme i nostri mezzi. Messi alla fame e minacciati. Ma che abbiamo, la peste? Ma Marino l’ha fatta una pedalata per vedere i nuovi stalli?”. Alcuni mostrano foto delle vecchie licenze, quelle dei padri tramandate poi ai figli. “E pensare che il commercio ambulante e’ il più antico, esiste in tutte le città del mondo. Ma a Roma lo fanno morire”.

E poi, aggiunge Tredicine, “noi non ci siamo più, ma al Colosseo ci mettono mille macchinette e un centro servizi. Abbiamo presentato una proposta per cui i camioncini attuali vengono modificati e in alcuni casi ci siamo detti disponibili anche a mettere l’apetta storica, oppure, in alcune zone come il Colosseo, abbiamo detto di essere disposti ad approvare chioschetti stile Ottocento. Invece loro hanno detto di no, perché dicono che bisogna liberare quelle aree dal degrado, e poi ci mettono le macchinette e il centro servizi. Ecco perché questa è la guerra dei ricchi contro i poveri”.

di Nicoletta Di Placido

Giornalista professionista

Aggiornamento:  La Giunta Zingaretti ha approvato oggi la
schema di deliberazione per dare il via libera al protocollo
d’intesa tra Regione Lazio, Roma Capitale e Mibact in materia di
tutela dei beni culturali e dei monumenti del centro di Roma e
della conseguente incompatibilita’ di attivita’ commerciali su
aree pubbliche nelle suddette aree monumentali. (Prosegue nel notiziario DIRE in abbonamento)

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