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Dai 99 Posse a Lercio, a Napoli il NewRoz Festival è “no a Salvini”

Per il terzo anno consecutivo in città il capodanno curdo. Si parte venerdì

Pubblicato:21-06-2017 16:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:27

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NAPOLI –  Napoli celebra per il terzo anno consecutivo il capodanno curdo. Venerdì riparte il Newroz Festival, rassegna culturale e musicale che si svolge fino a domenica 25 giugno alla Mostra d’Oltremare di Napoli. Il festival, primo esperimento di direzione artistica del collettivo 99 Posse, è organizzato da Mezzocannone occupato e Laboratorio Insurgencia che hanno scelto di “vietare la rassegna a Salvini e ai Leghisti” ma di aprire le porte del Festival ai rifugiati “andremo nei Cas e negli Sprar ad invitare i nostri fratelli migranti e chi vorrà partecipare al Newroz – spiegano gli organizzatori – entrerà gratis”.

NewRoz Festival prezzi popolari per tutti

L’abbonamento alle tre serate costa 20 euro e i singoli ingressi vanno dai 6 ai 10 euro. Chiuso anche un accordo con l’Eav che garantirà l’apertura in orario notturno (anche dopo la mezzanotte) di 4 stazioni della Cumana. “Chi usera’ i mezzi pubblici per raggiungere la Mostra d’Oltremare – confermano gli attivisti – con il ticket del Newroz avrà in regalo il biglietto della Cumana per il ritorno”. Il festival parte venerdì con gli special guest, gli autori del sito satirico Lercio.it e a seguire uno dei concerti più attesi con i 99 Posse insieme a James Senese con Napoli Centrale e Ciccio Merolla. “Il napoletano è la lingua dominante del mondo – spiega Senese in conferenza stampa -. Non è un dialetto ma una lingua vera e propria, molto popolare in tutto il mondo. Vorrei che tutti gli artisti di Napoli iniziassero a parlare e cantare solo in napoletano”.

NewRoz Festival non solo musica

Sabato l’assemblea plenaria Generazione Ribelle Sud e un dibattito sulla Terra dei Fuochi anticiperanno il concerto di Ventinove e Trenta, La Pankina Krew e Foja. Si chiude domenica con “Partigiani con l’Isis”, proiezione del documentario Binxet – Sotto il Confine e dibattito con l’autore, Luigi D’Alife, e il concerto di Gazzelle e Lo Stato Sociale. Tre giorni di rivendicazione dell’orgoglio popolare, non solo quello napoletano. E anche la scelta del nome del Festival non è casuale. Newroz è il capodanno del popolo curdo, quello che da anni si batte per ottenere autonomia politica e indipendenza culturale. “Al Newroz ci sarà anche una sorpresa – annuncia Ciccio Merolla -. Venerdì sera, durante il primo concerto, inviteremo sul palco alcuni artisti dei Terroni Uniti. L’orgoglio terrone va rivendicato, ci siamo uniti con uno scopo sociale, come ci dice il pubblico da 20 anni. Abbiamo aspettato anche
troppo”.


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