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Con Hollande a Roma si rinnova l’infinita sfida in cucina tra Italia e Francia, dal vino al formaggio

Ecco i numeri delle produzioni nazionali e d'oltralpe

Pubblicato:21-06-2015 14:31
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:24

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vino e formaggi “Ho costretto Francois a bere vino italiano. A me il vino italiano con le bollicine è sembrato meglio dello champagne”. La battuta che il premier Matteo Renzi ha rilasciato al termine dell’incontro bilaterale con il presidente della Repubblica Francese, Francosi Hollande, riapre l’eterna sfida tra Italia e Francia a tavola.

Dal vino ai formaggi, infatti, sono storiche le sfide a tavola tra Italia e Francia che si contendono il primato europeo nell’agroalimentare nell’Unione Europea dove pero’ condividono lo sforzo per la difesa delle produzioni tipiche dalle imitazioni internazionali. Alcuni numeri li ha ricordati la Coldiretti.

“La Francia nel 2014- sottolinea la Coldiretti- ha riconquistato lo scettro di maggior produttore mondiale di vino davanti all’Italia ma nello stesso anno con un balzo del 20% nelle bottiglie spedite all’estero lo spumante italiano ha sorpassato lo champagne”. Infatti “il 2014 si è chiuso con la spedizione oltre frontiera di piu’ di 320 milioni di bottiglie di spumante italiano, il record di sempre mentre le  esportazioni di champagne si sono fermate a 307 milioni di bottiglie”. Una conferma del cambiamento “viene peraltro dal fatto che tra la delegazione fancese di accompagnamento al presiente Francois Hollande ad Expo si trovava anche la nota attrice francesce Carole Bouquet che ha da tempo deciso di produrre vini nella sua tenuta di Pantelleria in Italia”.


Con gli ultimi riconoscimenti comunitari, continua la Coldiretti, “salgono a 48 i formaggi a denominazione di origine protetta (Dop) tutelati dall’Unione Europea con l’Italia che sorpassa la Francia ferma a 45 e diventa leader europeo e mondiale nella produzione casearia di qualità”. La sfida tra Italia e Francia nella produzione di formaggi “ha radici lontane se Charles De Gaulle si chiedeva come fosse possibile governare la Francia che ha più formaggi che giorni nel calendario”. L’Italia è davanti anche nel numero di prodotti a denominazione di origine registrati e tutelati a livello comunitario potendo contare su ben 271 denominazioni (dop/Igp) contro le 253 dei cugini d’oltralpe.

La Francia, prosegue Coldiretti, “è saldamente in testa in Europa per valore aggiunto agricolo totale ma l’agricoltura italiana è diventata la piu’ green d’Europa e, oltre a contare sulla maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario, ha la leadership nel numero di imprese che coltivano biologico, la piu’ vasta rete di aziende agricole e mercati di vendita a chilometri zero che non devono percorrere lunghe distanza con mezzi di trasporto inquinanti, ma anche la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma”.

Italia e Francia pero’ condividono molte battaglie per la tutela della qualità in Europa “a partire dalla difesa delle specialità alimentari dalle imitazioni molto diffuse a livello internazionale dei vini, dei formaggi e degli altri prodotti tipici”. Se per l’Italia ad essere piu’ taroccati sono Parmigiano Reggiano o il Grana Padano ma anche prosciutto di Parma o San Daniele, Chianti o Amarone, per la Francia “ad essere sotto attacco sono lo Champagne, ma anche il Beaujolais, Bordeaux, Cognac e formaggi come Roquefort”.

Ed ecco i numeri della sfida tra italia e francia a tavola

1) Nel 2014 l’Italia, con 44,7 milioni di ettolitri (-17%) secondo la Coldiretti, perde il primo posto di produttore mondiale di vino a favore della Francia, che nel 2014 ha prodotto 46,698 milioni di ettolitri (+11% rispetto);

2) Lo spumante italiano ha sorpassato lo champagne: il 2014 si è chiuso con la spedizione oltre frontiera di  piu’ di 320 milioni di bottiglie di spumante italiano, il record di sempre mentre le  esportazioni di champagne si sono fermate a 307 milioni di bottiglie;

3) Con gli ultimi riconoscimenti comunitari salgono a 48 i formaggi a denominazione di origine protetta italiano (Dop) tutelati dall’Unione Europea con l’Italia che sorpassa la Francia ferma a 45;

4) L’Italia è davanti nel numero di prodotti a denominazione di origine registrati e tutelati a livello comunitario potendo contare su ben 271 denominazioni (dop/Igp) contro le 253 dei cugini d’oltralpe;

5)  La Francia è saldamente in testa in Europa per valore aggiunto agricolo totale potendo contare su una estensione di terreno piu’ vasta ma il valore aggiunto per ettaro di terreno dell’agricoltura italiana è il 70% in più dei cugini francesi;

6) E’ comune la battaglia mondiale contro i falso a tavola. Se per l’Italia ad essere piu’ taroccati sono Parmigiano Reggiano o il Grana Padano ma anche prosciutto di Parma o San Daniele, Chianti o Amarone, per la Francia ad essere sotto attacco sono lo Champagne, ma anche il Beaujolais, Bordeaux, Cognac e formaggi come Roquefort.

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